Cattolica Eraclea, più di 500 pezzi storici nel Museo delle civiltà scomparse
Vecchi attrezzi usati per i lavori agricoli e artigianali e oggetti utilizzati per le attività domestiche di un tempo. Sono più di 500 i pezzi storici donati dai cittadini nell’ambito della raccolta per la realizzazione del “Museo delle civiltà scomparse” che dovrebbe essere inaugurato entro Natale nei locali adiacenti alla biblioteca comunale di via Collegio a Cattolica Eraclea, in provincia di Agrigento. Si sta lavorando anche per mettere in mostra per la prima volta anche alcuni reperti archeologici rivenuti ad Eraclea Minoa. Lo ha detto il professore Lorenzo Gurreri, autore di diversi libri sulla storia di Cattolica Eraclea, tra i promotori dell’iniziativa sostenuta dall’amministrazione comunale che con un’apposita delibera ha già costituito il museo civico.
Il Museo delle civiltà scomparse a Cattolica Eraclea
“Sono già stati donati più di cinquecento pezzi, la raccolta di oggetti per il museo è a buon punto, però occorrerebbe ancora uno sforzo per completare al meglio tutta la raccolta. Speriamo quindi – ha spiegato Lorenzo Gurreri – che i nostri cittadini, come generosamente hanno fatto fino ad oggi, continuino a donare o a prestare al museo questi oggetti che rappresentano un tesoro per la nostra comunità, soprattutto per i giovani. Il museo – ha aggiunto in un video pubblicato su Facebook – può rappresentare un punto di riferimento importante anche dal punto di vista turistico, oggetti che sono fondamentali – ha sottolineato – per comprendere al meglio le tradizioni del nostro territorio“.
Spazi sulle attività agricole, artigiane e domestiche
“Al momento, in base agli oggetti raccolti – ha spiegato il professor Gurreri – stiamo suddividendo il museo in tre aree: attività contadine, attività artigianali e attività domestiche. Il nostro obiettivo – ha proseguito – è di inaugurare il museo già a dicembre, entro Natale. Poi, più avanti, puntiamo a portare nel museo diversi reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi ad Eraclea Minoa e mai esposti nel nostro paese. La Soprintendenza dei beni culturali e ambientali di Agrigento è disponibile a favorire l’iniziativa, a condizione che ci sia un ambiente sicuro e delle vetrine espositive capaci di accogliere nel migliore dei modi reperti archeologici di una certa importanza. Stiamo lavorando in questa direzione, speriamo di raggiungere al più presto questo obiettivo”.