Siculiana, donati 292 cappelli e copricapi d’epoca al #MeTe
Si arricchisce di nuovi reperti il Museo della Memoria e del Territorio che ha già registrato quest’anno più di quattromila presenze. L’Associazione Leisure and Tourisme di Siculiana che gestisce il #MeTe “ha ufficialmente acquisito – spiega il presidente Stefano Siracusa – una collezione di 292 cappelli e copricapi provenienti da tutto il mondo, databili dalla fine del dell’800 fino alla fine degli anni ’80 del 900. La collezione, donata dalla famiglia Savoia di Palermo, si suddivide in tre sezioni: cappelli e copricapi del mondo militare e delle forze dell’ordine; cappelli di natura etnica e dei popoli del mondo e cappelli da donna”.
“I cappelli, provenienti da diversi continenti, Asia, Africa, America, Europa, rappresentano – dice Siracusa – un concentrato di culture afferenti alle tradizioni indiane, orientali, mediorientali, nordafricane, europee, russe ed americane. L’idea del museo è quella di rendere tale collezione fruibile al pubblico mediante l’allestimento di nuovi spazi espositivi, performance e progetti itineranti. Attualmente l’associazione è già al lavoro per svolgere un accurato lavoro di catalogazione della collezione”.
“Il #MeTe – viene spiegato sul sito web – è da intendere come uno spazio in cui le memorie individuali e collettive di una comunità si inscrivono nella storia dei luoghi e del territorio locale, sconfinando da un passato più o meno lontano fino all’attualità. Obiettivo è la formazione di una coscienza critica e costruttiva verso temi e iniziative volte alla coesione sociale e alla rielaborazione consapevole dei tratti culturali propri di questa comunità. Un museo che non si configura come un cimitero di oggetti vecchi e polverosi, bensì come strumento di partecipazione attiva dei cittadini e di valorizzazione del genius loci”.
Diverse le sezioni espositive del museo, frutto di un lavoro di raccolta e ricerca portato avanti dal 2009 e sfociato poi nel 2014 nell’apertura della struttura che ha riqualificato un pezzo importante del centro storico siculianese, l’antico quartiere Casale. Una sezione è dedicata a Giuseppe Basile, il medico di Giuseppe Garibaldi, un’altra è dedicata ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale. Spazio alle credenze religiose, alla tradizione vitivinicola, al ciclo del grano e agli antichi mestieri. Di particolare interesse l’esposizione fotografica d’epoca e la nuova sezione dedicata ai matrimoni, che riveste particolare importanza in considerazione del fatto che Siculiana è chiamata anche “città degli sposi” per la tradizione degli “Sposalizi Benedetti dalla Pruvvidenza”.