Festa della Repubblica al Giardino della Kolymbetra, prenotazioni online
Per festeggiare assieme a tutto il Paese la Festa della Repubblica e celebrare il tanto sospirato, seppur prudente, ritorno alla normalità, il FAI apre a contributo libero volontario i suoi beni martedì 2 giugno, per offrire ai visitatori, in un’occasione così solenne, una giornata speciale nei luoghi meravigliosi di cui si prende cura in tutta Italia. Si potrà visitare ad Agrigento il Giardino della Kolymbethra, un paradiso terrestre nel cuore della Valle dei Templi (clicca qui per prenotare).
“A partire dal 2 giugno, inoltre – viene spiegato in una nota – medici, infermieri e personale sanitario che visiteranno i Beni o parteciperanno agli eventi nazionali organizzati dalla Fondazione potranno ricevere in omaggio la tessera di iscrizione annuale al FAI, presentando in loco i documenti attestanti la propria professione. Un gesto concreto e tangibile con cui la Fondazione intende mostrare la sua gratitudine nei confronti di chi ha operato in prima linea per la salvezza di tutti noi durante l’emergenza sanitaria, con lo stesso valore di chi in passato ha combattuto per la difesa del Paese. Infine da martedì si potrà partecipare al censimento I Luoghi del Cuore, votando anche nei Beni del FAI. Quale migliore occasione della Festa della Repubblica, quindi, per ricordare che un voto può fare la differenza, contribuendo a una grande e virtuosa azione collettiva”.
Ad Agrigento la Kolymbethra è un angolo ombroso di paradiso dove olivi secolari prosperano generosi e dove gli agrumi inondano la Valle dei Templi coi loro profumi. Angolo di terra promessa e giardino per eccellenza dove la natura si fonde con la storia, questa piccola valle è parte significativa di Akragas, la città fondata dai Greci nel VI secolo a.C. Diodoro Siculo narra che nel 480 a.C. il tiranno Terone, per approvvigionare d’acqua la città fece progettare una rete di gallerie che si concludeva ai piedi dell’urbe in una grande vasca detta Kolymbethra “del perimetro di sette stadui”, presto adattata a vivaio di pesci e frequentata da cigni e volatili, ma soprattutto capace di trasformare l’arida terra siciliana in un giardino fiorente di piante mediterranee.
Questo vero “luogo di delizia” nei secoli successivi passò alla Chiesa che introdusse gli agrumi, mentre il periodo di massimo splendore lo vide a cavallo tra XIX e XX secolo, quando divenne una delle mete imprescindibili del Grand Tour. Negli ultimi decenni del Novecento, a causa della scomparsa dei vecchi contadini, la Kolymbethra cadde in abbandono sino all’intervento del FAI che la riportò al suo antico splendore. Ora il Giardino è il degno completamento alle emozioni del vicino Parco Archeologico, una totale delizia per i cinque sensi: dal profumo delle zagare al sapore delle mandorle, dall’argento degli ulivi all’umido della terra, al lieve rumore di sottofondo dell’acqua che scorre costante. Da non perdere i nuovi percorsi di visita degli ipogei, molto interessanti dal punto di vista archeologico, speleologico e naturalistico.