Capo Bianco, turisti alla ricerca dell’argilla malgrado il rischio crolli
Malgrado il pericolo di crolli incombenti, rischiando per la propria incolumità, alcuni turisti non rinunciano a prelevare l'argilla dalle cavità del costone di Capo Bianco ignorando l'ordinanza di divieto di transito, sosta e balneazione emessa dal sindaco Cosimo Piro dopo la frana che qualche settimana fa ha causato il ferimento di due turiste.
Gli uomini della Polizia municipale, dopo aver transennato la spiaggia, la battigia e anche un pezzo di riva, quotidianamente sorvegliano l'area a maggiore rischio crolli per scoraggiare il passaggio dei bagnanti. Ma alcuni turisti eludono i la sorveglianza e corrono spalmarsi l'argilla, considerata particolarmente "preziosa" quella di Eraclea Minoa.
L'argilla si ricava da una roccia sedimentaria ridotta in frammenti ed è ricca di minerali e di proprietà benefiche. Ci sono vari tipi di argilla: bianca, verde e rosa. A Capo Bianco si trova quella verde, considerata dagli esperti la più pregiata. E' consigliato spalmare l'argilla sul corpo, sostengono gli esperti, per infiammazioni, rotture ossee, cicatrizzazione di ferite, per abbellire la pelle (acne) e per disinfettare. Paradossalmente c'è anche chi la mangia: l'uso interno è infatti consigliato per disintossicare e pulire, ma il beneficio si ottiene solo assumendola gradatamente e in maniera costante. Ma nonostante le sue proprietà benefiche, prelevare l'argilla a Capo Bianco potrebbe rivelarsi estremamente pericoloso.