AGRIGENTO. Contrasti nel centrodestra, salta di nuovo il Consiglio provinciale
E’ durata circa quindici minuti ieri la seduta del Consiglio Provinciale di Agrigento.
I lavori erano già stati interrotti ieri l’altro in seguito alla mancanza di numero legale. Dopo l’approvazione dei primi tre punti, riguardanti il riconoscimento di tre debiti fuori bilancio, il presidente del Consiglio Provinciale, Raimondo Buscemi, constatata la fuoriuscita dall’aula di alcuni consiglieri, ha proceduto all’appello nominale in sede di votazione, riscontrando ancora una volta la mancanza del numero legale e dichiarando dunque decaduta la seduta, che dovrà essere nuovamente convocata.
I consiglieri del Pd Piero Giglione e Stefano Girasole ed il consigliere di Rifondazione comunista Nino Spoto hanno dichiarato: “Siamo rimasti in aula nei primi minuti per senso di responsabilità in quanto ci era stato assicurato che avremmo lavorato per esitare tutti gli argomenti all’ordine del giorno. Una volta constatata l’assenza di numerosi consiglieri di maggioranza abbiamo ritenuto di abbandonare i lavori: ancora una volta dunque il centrodestra, pur esprimendo una maggioranza numerica schiacciante, non riesce nemmeno ad assicurare il numero legale a causa di forti contrasti al suo interno”.
All’ordine del giorno erano previsti la discussione della nomina dei componenti del collegio dei revisori dei conti, il riconoscimento di numerosi debiti fuori bilancio a seguito di sentenze della magistratura, il regolamento per l’affidamento dei lavori di opere a cottimo e il regolamento sull’esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi e al procedimento amministrativo.
Altre proposte riguardavano il regolamento per l’utilizzo del Palazzetto Provinciale dello Sport di Racalmuto. Le mozioni riguardavano il trasporto ferroviario nella parte orientale della provincia (consigliere D’Angelo) e il bilancio di previsione 2009 e la crisi economica in provincia (consigliere Di Prima ed altri).