7 Dicembre 2024
Agrigento e Provincia

GUARDIA DI FINANZA. Nell’Agrigentino continua la lotta all’evasione fiscale e ai patrimoni mafiosi

GDFIeri, 25 giugno 2009, si è celebrata a Palermo la ricorrenza del 235° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza. Le origini della Guardia di Finanza risalgono al 5 ottobre 1774, allorché venne costituita la “Legione Truppe Leggere”, per volere del Re di Sardegna, Vittorio Amedeo III, con funzione anticontrabbando e vigilanza doganale.

In seguito alle varie leggi ordinative e da ultimo al D.Lgs. 68 del 2001, oggi il ruolo della Guardia di Finanza, passando da quello di Polizia Tributaria, è diventato quello di polizia economica e finanziaria a competenza generale, ai fini della prevenzione, della ricerca e della repressione delle violazioni in danno del bilancio dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e dell’Unione Europea.

GDF RAFFOLa ricorrenza del 235° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza è statà celebrata, a livello interregionale per le regioni Sicilia e Calabria il 25 giugno 2009 alle ore 19,00 a Palermo ed è stata presieduta dal Comandante Interregionale dell’Italia Sud-occidentale, Gen.C.A. Mauro Michelacci. Conseguentemente non è stata tenuta alcuna cerimonia a livello provinciale.

Il Comandante Provinciale di Agrigento, nella ricorrenza del 235° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, ha presentato i risultati operativi conseguiti nei primi cinque mesi del 2009, molto soddisfacenti non solo per i militari che vi hanno contribuito ma soprattutto per i cittadini che osservano le regole e sono desiderosi di legalità.

GDF AG Le Fiamme Gialle hanno operato in tutti i settori istituzionali e sono state presenti  nei 43 comuni della provincia. La capillare presenza su tutto il territorio ha consentito di svolgere anche una significativa azione preventiva ed intervenire successivamente nei comparti operativi ove più diffusa è l’illegalità.

Nel primo semestre del corrente anno la Guardia di Finanza di Agrigento ha svolto molteplici attività nei settori squisitamente istituzionali, con particolare riguardo alla tutela della finanza pubblica (bilancio dell’Unione Europea, dello Stato e degli Enti locali) e a tutela dell’economia (nei settori del mercato dei capitali e dei servizi).

L’attività preminente svolta è chiaramente quella proiettata nel settore tributario in base alla consueta programmazione annuale sulla scorta di specifiche strategie operative emanate dal Governo Centrale.

In tale ambito, sono stati svolti 226 tra verifiche e controlli fiscali che hanno consentito di segnalare una base imponibile di oltre  21 milioni di euro ai fini delle Imposte dirette (Irpef ed Ires), imposta sul valore aggiunto evasa per oltre 6 milioni di euro e più di 778 mila euro di IRAP non dichiarata.

GDFLa lotta alla cosiddetta “economia sommersa” ha consentito di individuare 29 evasori, nonchè la  scoperta di 72 lavoratori in nero o irregolarmente assunti. E’ stata segnalata al Fisco una base imponibile di oltre 16 milioni di Euro e violazioni all’Iva  per 4 milioni di Euro. Sono state denunciate n. 29 persone per reati fiscali (D.Lgs. 74/2000) tra amministratori di società e titolari di ditte individuali.

L’attività del Corpo si è parallelamente estesa anche al di là della semplice tutela degli interessi erariali dello Stato, orientando l’attività operativa anche a tutela dei cittadini per fronteggiare i fenomeni più macroscopici di criminalità comune ed organizzata.

 GDFA tal proposito, sono stati eseguiti appositi controlli in materia di legislazione antimafia di cui alla legge 646/1982, compresi gli appalti pubblici, dai quali sono scaturiti e già conclusi 19 accertamenti patrimoniali nei confronti di soggetti malavitosi e rispettivi nuclei familiari per complessivi n. 52 individui, nella prospettiva di aggredire i patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali e loro prestanomi presenti nella Provincia, nonché seguire le variazioni patrimoniali nei confronti dei soggetti interessati.

Nel 2009 sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di 33 milioni a due famiglie mafiose della Provincia di Agrigento. Il primo provvedimento ha riguardato quote societarie e beni di sette società, attività riconducibili a due imprese individuali, conti correnti e dossier titoli, 146 unita’ immobiliari, di cui 27 fabbricati (estesi 4.690 mq), 88 appezzamenti di terreno e 31 lotti edificabili (872.559 mq), 3 capannoni industriali, 57 automezzi tra cui autocarri, escavatori, pale meccaniche e tre mercedes di grossa cilindrata, una cava di sabbia e pietrisco, un impianto di calcestruzzo di rilevanti dimensioni, tutte riconducibili alla famiglia Stracuzzi di Licata.

GDF Il secondo provvedimento ha colpito un patrimonio in beni mobili, immobili ed aziende ai componenti di una famiglia di spicco e fiancheggiatori di ‘Cosa Nostra’ operanti sul territorio di Realmonte e Porto Empedocle. Destinatari dei provvedimenti ablativi, Calogero Iacono ed il padre Giuseppe, pastori, cosiddetti “Pacchiani”, nonché i rispettivi congiunti e nuclei familiari, per un totale di 10 persone.

Nel corso dell’operazione, i finanzieri hanno sottoposto a sequestro dodici appezzamenti di terreno, quattro fabbricati e tre aziende agricole e di allevamento di ovi-caprini, con rispettivi locali aziendali, attrezzature, stalle, ed oltre 300 capi di bestiame.

Il Nucleo di Polizia Tributaria alla sede, oltre ai compiti previsti, per ultimo, dal D.Lgs. 19/03/2001 n. 68 in materia economica e finanziaria,  incorpora anche compiti specialistici in materia di lotta alla criminalità organizzata, mediante l’utilizzo di una serie di strumenti investigativi previsti da numerosi provvedimenti normativi. Nel sotto-comparto della lotta al riciclaggio, sono stati eseguiti 4 interventi su operazioni sospette meritevoli di approfondimento concernenti le limitazioni di pagamento di cui alla Legge 197/1991.

Relativamente alla criminalità comune, con riferimento alle violazioni di norme previste dal Codice Penale sono state denunziate oltre 176 soggetti di cui 3 in stato d’arresto per vari reati concernenti, truffa, falso nummario, furto, ricettazione, estorsione, possesso illegale di armi e munizioni, altre leggi di P.S. ecc.

GDFIl continuo controllo del territorio e le accurate indagini poste in essere hanno permesso di conseguire ottimi risultati nel settore della lotta alla criminalità organizzata finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Sono stati sequestrati complessivamente  circa 350 grammi di sostanze stupefacenti, nonché 116 piante e semi di canapa indiana e papaverum somniferum. Sono stati denunciati 25 soggetti di cui 14 in stato d’arresto nonchè segnalati complessivamente al Prefetto n. 20 assuntori.

 I Reparti del Corpo hanno effettuato interventi in materia di aiuti all’agricoltura, fondi strutturali, incentivi alle attività produttive ex Legge 488/92, tutelando sia le risorse a carico dell’Unione Europea che quelle gravanti, a titolo di cofinanziamento, sui bilanci dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali. E’ stata scoperta una truffa del valore di circa nove milioni di euro. Sono stati eseguiti  una serie di sequestri per un valore complessivo di oltre sei milioni di euro nell’ambito di una indagine su una maxi truffa ai danni dell’U.E., dello Stato e della Regione Siciliana. Sono state denunciate 19 persone e sei societa’ coinvolte nelle province di Agrigento, Palermo e Caltanissetta. (Legge 488 Patto Territoriale Magazzolo-Platani)

GDFSono state eseguite perquisizioni nei confronti di sedi di diverse ditte e societa’ di Agrigento e di tutta la provincia su disposizione della Procura della Repubblica nell’ambito di un’indagine relativa a ipotesi di bancarotta fraudolenta.

Sono coinvolti diversi soggetti e attivita’ commerciali a loro riconducibili, operanti nel settore dei prodotti per la casa, cristalleria e vasellame. Nelle perquisizioni sono stati impiegati 100 militari della Guardia di finanza che hanno sequestrato copiosa documentazione contabile ed extracontabile, ma anche computer e hard disk delle società, una delle quali fallita e le altre in corso di fallimento. Sequestrato, inoltre, un notevole quantitativo di articoli casalinghi. Le indagini sono tutt’ora in corso. Sono stati accertati danni erariali per circa € 22 milioni con la segnalazione all’Autorità Giudiziaria di Pubblici Amministratori.

gdfIn particolare, è stata scoperta l’esistenza di appalti pilotati, con danni erariali per oltre 15 milioni di euro segnalati alla Corte dei Conti, per l’approvvigionamento di beni e servizi all’interno della banca del cordone ombelicale. Dieci persone, tra medici, parasanitari e fornitori, sono stati denunciati per turbata libertà degli incanti e truffa aggravata.

Già nel 2008 erano state scoperte anomalie nella gestione degli appalti: con ricorso a trattative private in regime di urgenza quando non ve n’era bisogno, e difformità sui quantitativi acquistati, assolutamente sproporzionati, di reagenti e reattivi per la tipizzazione delle sacche di sangue cordonale rispetto a quelle pubblicate sulle banche dati mondiali che permettono il collegamento fra i soggetti che hanno bisogno di un trapianto e coloro che hanno le unità di sangue cordonale necessario. Nella banca del cordone ombelicale l’aggiudicazione di forniture sarebbe stata concordata preventivamente con ditte di gradimento degli indagati. In parallelo sono state scoperte delle omissioni inerenti la lavorazione del sangue contenuto nel cordone ombelicale donato dalle madri al momento del parto. Inoltre alla banca di Sciacca, non sarebbero stati effettuati i necessari esami immunologici sulla madre e sul neonato.

gdfAltra operazione da segnalare riguarda la denuncia di 11 persone per truffa all’Inps, realizzata attraverso l’assunzione di falsi braccianti agricoli. In particolare, è stata individuato un soggetto che, con la creazione di una fittizia azienda agricola aveva ottenuto dall’Inps i previsti registri di lavorazione, dichiarando dieci falsi lavoratori agricoli.

Questi hanno cosi’ potuto percepire indennita’ di disoccupazione agricola per un importo di circa 40 mila euro. In materia di polizia ambientale, su delega d’indagini da parte della Procura Repubblica è stato scoperto un deposito irregolare di oli esausti. Sono stati eseguiti inoltree, n. 5 interventi d’iniziativa, finalizzati a contrastare l’abuso edilizio sul demanio marittimo, il sequestro di n. 3 discariche abusive di vario materiale, tra cui eternit, materiale ferroso e plastico e pneumatici. Inoltre, nell’ambito di una verifica fiscale, è stato scoperto, un deposito irregolare di rifiuti pericolosi. Complessivamente, sono stati denunciati n. 8 soggetti.

GDFUn altro settore della polizia economica, di notevole interesse operativo, riguarda il contrasto alla contraffazione dei marchi, della pirateria informatica e della tutela dei diritti d’autore. Nel comparto, sono stati effettuati 5 interventi e sequestrati complessivamente oltre 10.000 tra compact-disk e DVD per un valore di oltre 150 mila euro, 4 apparecchi audiovisivi, circa 4.000 capi e/o oggetti con marchi contraffatti e denunciate a piede libero nr. 40 persone, di cui 1  arrestata.

Nella lotta alle scommesse clandestine e nel contrasto al gioco d’azzardo, sono stati segnalati n. 21 soggetti e sottoposti a sequestro 37 tra video-poker e video-games. Nel settore del contrasto all’immigrazione clandestina, anche con l’apporto delle unità aeronavali del Corpo, sono stati fermati n. 915 soggetti stranieri, di cui 9 minori ed un natante è stato sottoposto a sequestro.

Nel settore delle accise sugli oli minerali, sono stati eseguiti 7 interventi che hanno permesso di verbalizzare 7 soggetti di cui 4 denunciati ed il sequestro di oltre 40 tonnellate di prodotti petroliferi, di un deposito di g.p.l. e della relativa area demaniale di circa 1.000 metri quadrati.

Le attività di servizio nei confronti dei commercianti al dettaglio si sono sviluppate mediante 2.677 controlli in materia di scontrino fiscale e/o ricevuta fiscale e 893 controlli su strada con una percentuale di mancate emissione rilevata, in materia di scontrino e ricevute fiscali, del 25%.

In materia di Codice della Strada, sono stati elevati oltre 500 verbali, sequestrate nr. 5 autovetture e riscosse somme pari a circa 33 mila euro per violazioni al codice della strada e tra aprile e maggio sono stati sequestrati n. 1834 caschi non omologati.