STAMPA. L’aviopista e Arnone, la mafia e la droga: Grandangolo in edicola
Grandangolo pubblica questa settimana numerosi articoli di rilievo.
Il giornale di Agrigento diretto da Franco Castaldo mette in primo piano la vicenda dell’aviopista con annesso resort, 84 suite di lusso in zona agricola, da realizzare in contrada Drasi ad opera dell’imprenditore e re dell’eolico, Salvatore Moncada. Un’intera pagina sull’argomento dove vengono spiegate minuziosamente le ragioni per le quali occorre procedere con prudenza e rispetto delle regole (quelle esistenti).
Particolarmente interessante è la vicenda legata all’azzeramento del consiglio di amministrazione di Ato Ge.Sa 2 e la mancata elezione del nuovo presidente dopo le dimissioni di Gaetano Mancuso. Grandangolo vi rivela tutti i retroscena che portano direttamente alle nomine dei membri del consiglio d’amministrazione del Cupa. Poi pregevoli articoli di Diego Romeo (Prg, secondo Nello Hamel e un commento sulla visita di Guglielmo Epifani ad Agrigento) e Franco Pullara (situazione economica comunale allo sbando). Ed ancora la richiesta di trasferimento per incompatibilità della soprintendente Gabriella Costantino messa in relazione con la realizzazione del rigassificatore a Porto Empedocle.
Infine un’intera pagina dedicata alla cronaca ed alla mafia. Inchiesta “House delivery”: Grandangolo, nel dettaglio, spiega come veniva organizzato il traffico di cocaina dal Venezuela sino a Canicattì e Racalmuto. Per gli inquirenti i promotori sono stati in tre: l’ex assessore al Comune di Racalmuto, Luigi Di Naro, il racalmutese trapiantato in Sudamerica, Calogero Lombardo e il canicattinese Carmelo Corbo. L’indagine ha aperto scenari inquietanti laddove, grazie ad una intercettazione, è stato possibile apprendere che se la droga avesse fatto un percorso via mare l’organizzazione criminale poteva contare su compiacenti amicizie che avrebbero chiuso un occhio. Poi n lungo articolo sulla mafia transnazionale del clan Rizzuto. Grandangolo racconta l’ira di Beniamino Zappia svelata attraverso le intercettazioni telefoniche ed ambientali.