IL DELITTO DI MONTALLEGRO. Parla il fratello della vittima: “Un delitto orribile commesso da spietati criminali”
Mentre le indagini proseguono a tutto campo, resta ancora custodita nel cimitero montallegrese la bara con la salma di Giovanna De Rossi, la 68enne romana uccisa l’8 dicembre scorso all’interno della sua abitazione.
Si è però risolto il “giallo” sul funerale e sulla sepoltura. La donna non sarà cremata perché, per ragioni “tecniche”, non è più possibile. La De Rossi sarà sepolta a Montallegro, il paese del quale si era “innamorata. Il funerale sarà celebrato con il rito cattolico forse lunedì prossimo. Per quel giorno è previsto l’arrivo in Sicilia dei familiari della vittima, tra cui il fratello, un noto professionista di Roma che parla per la prima volta: “Non so se si tratta di una rapina finita in tragedia o se il movente del delitto sia da ricercare altrove, su questo saranno gli inquirenti a fare chiarezza. L’unica cosa certa – dice l’architetto Alessandro De Rossi – è che si tratta di un delitto orribile compiuto da spietati criminali”.
Intanto, i carabinieri del Nucleo investigativo di Agrigento, diretti dal maggiore Salvo Leotta e dal tenente Roberto Di Nunzio, che conducono le indagini coordinate dal Pm Antonella Pandolfi, continuano ad esaminare con attenzione gli elementi raccolti. Vengono passati al setaccio i movimenti del conto corrente bancario dove la donna pare avesse una considerevole somma di denaro, i traffici del telefono di casa e del cellulare, i file del suo Pc.
E poi le testimonianze di amici e parenti raccolte tra Montallegro e Roma. Naturalmente senza perdere di vista la scena del delitto, che potrebbe essere stata manomessa per depistare le indagini. Nonostante la casa sia stata trovata completamente a soqquadro con nessun segno di scasso alla porta e alle finestre, i gioielli rinvenuti dai carabinieri non erano stati avvistati dai ladri. Rimane ancora senza risposta l’interrogativo del perché la donna sia stata trovata denudata. (CAGI)
Da: Giornale di Sicilia