MAFIA E WEB. Oscurato su Facebook il gruppo di fans dedicato al boss Falsone
E’ stato oscurato su Facebook il gruppo di “fans” dedicato al boss Giuseppe Falsone, tra i 30 latitanti più pericolosi d’Italia.
La pagina dedicata al boss di Campobello di Licata, ritenuto il capo di Cosa nostra agrigentina, era stata creata qualche giorno fa da un utente anonimo e aveva già trovato l’adesione di trentina di utenti iscritti.
Sulla vicenda erano intervenuti il capo della procura della repubblica di Agrigento, Renato Di Natale, e il questore Girolamo Di Fazio. “Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione di una grave crisi di valori – aveva detto Di Natale -. Le generazioni di oggi, sempre più spesso, hanno degli ideali deviati. Difficilmente fra gli iscritti a questo gruppo – aveva spiegato il procuratore – ci sono appartenenti all’associazione mafiosa. Credo che si tratti di persone senza valori. Un tempo ci si ispirava a gente che lottava e moriva per la legalità, adesso si inneggia a latitanti assassini che si sottraggono alla giustizia”.
“Il fatto che su Facebook qualcuno abbia aperto un gruppo inneggiante a Falsone – aveva detto il questore – è davvero grave e deve preoccuparci. Sono troppi gli episodi che denotano la diffusione di una cultura dell’illegalità”.
Ed è forse su sollecitazione del questore che è gli agenti della polizia postale avrebbero mosso i passi giusti per far rimuovere il sito che celebrava il boss agrigentino ricercato da 10 anni per mafia, omicidi e traffico di droga. Oppure lo stesso autore, dopo la pubblicazione della notizia, ha deciso autonomamente di cancellare il gruppo.
Nelle scorse settimane anche la Dia di Agrigento, guidata dal capitano Antonino Caldarella, aveva fatto oscurare un gruppo dedicato al boss di Cattolica Eraclea, Domenico Terrasi, che era stato creato subito dopo il suo arresto avvenuto il 27 settembre scorso con il blitz “Minoa”. L’autore si è difeso sostenendo che il suo gesto volevo essere una provocazione goliardica. Ma mentre i boss agrigentini sono scomparsi dal social network più utilizzato al mondo, proliferano i gruppi dedicati a Totò Riina, Bernardo Provenzano e Matteo Messina Denaro raccogliendo migliaia di iscritti. (CAGI)
Da: Giornale di Sicilia
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