LAMPEDUSA. “Se l’Italia non ci vuole chiederemo l’annessione a Malta”
Lampedusa senza connessione alla linea ADSL e chiuso l’ufficio Postale dell’isola.
I consiglieri del Pd Giuseppe Palmeri. Giorgio Lazzara, Angelo Amato, Vincenzo Billeci e Salvatore Prestipino hanno chiesto la convocazione urgente del Consiglio Comunale, per denunciare alla Procura della Repubblica di Agrigento la società Telecom e le Poste Italiane.
“Daremo incarico ai nostri legali di denunciare all’autorità giudiziaria le suddette società per interruzione di pubblico servizio, e sono certo che la nostra proposta venga approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale dichiara il capogruppo Peppino Palmeri.”
Non si comprende poi il fatto come alcune piccole ditte private a Lampedusa riescono ugualmente a connettersi usando una linea alternativa, e l’ufficio postale che dovrebbe sempre ed in ogni caso garantire il servizio pubblico, rimane per giorni e giorni senza collegamento telematico con un cartello con il quale si avvisa l’utenza della chiusura dell’ufficio per il guasto tecnico. Se si considera che dal 24 dicembre a oggi 12 gennaio l’ufficio postale di Lampedusa ha lavorato solo un giorno, ci viene lecito chiederci che viviamo veramente nella repubblica delle banane.
Siamo arrabbiati nei confronti delle istituzioni che dovrebbero intervenire con forza ed autorevolezza per garantire la sopravvivenza e i più elementari diritti ai cittadini, e invece come al solito risultano assenti o sordi alle richieste di questi cittadini.
Non è normale infatti che In un’ isola italiana e non del Ruanda, le poste devono chiudere per giorni e giorni per mancanza di collegamento telematico, creando disservizi e problemi anche di sopravvivenza economica a molti cittadini soprattutto ai pensionati che non possono riscuoter la pemsione.
Non è normale infatti che in un’isola italiana e non del Ruanda, qualcuno decide di sospendere l’arrivo dei quotidiani a Lampedusa e la cosa passa inosservata come se il diritto all’informazione esiste per tutti i cittadini tranne che per i lampedusani.
Non è normale infatti che in un’isola italiana e non del Ruanda, per l’ennesima volta il cavo a fibra ottica che serve ad garantire i collegamenti a internet continua ad essere tranciato dai natanti che si trovano in quel tratto di mare lasciando Lampedusa nel blackout assoluti per giorni e giorni anche dai 15 ai 20 giorni consecutivi
Al momento non sappiamo quando la connettività sarà completamente ripristinata e quando l’ufficio postale possa regolarmente assicurare il servizio a questa comunità, chi risarcirà i lampedusani da questi disservizi, come al solito a pagare devono essere sempre i più deboli cioè la gente di Lampedusa ? Mentre Il Governo Nazionale e Regionale in quest’isola continuano ad essere latitanti – siamo pronti a portare la gente in piazza per rivendicare una volta per tutti i nostri sacrosanti diritti, se Lampedusa è un peso per l’Italia il Governo ce l’ho dica chiaramente, siamo pronti a chiedere aiuto a Malta.