CATTOLICA. Occupata casa popolare, intervengono i carabinieri
Giunge all’esasperazione la mancata assegnazione delle nuove case popolari.
Una famiglia risultante assegnataria nella graduatoria definitiva avrebbe tentato di occupare abusivamente la “propria” casa, ma il tentativo è stato fermato dai carabinieri della locale stazione guidati dal maresciallo Luigi Marletta che hanno così evitato ulteriori grattacapi.
La famiglia si sarebbe fatta convincere facilmente ad abbandonare l’alloggio grazie alla rassicurazione della consegna ufficiale entro un mese.
Sembrerebbe giunto finalmente in dirittura d’arrivo l’iter per l’assegnazione di 36 alloggi popolari completati da oltre quattro anni. Intanto, proprio oggi si riunisce pare per l’ultima volta la commissione presieduta dal segretario comunale e composta da un funzionario del Comune e da tre rappresentanti sindacali, la graduatoria definitiva, in base a quest’ultimo esame, potrebbe essere stravolta. In pratica chi già risulta assegnatario della casa potrebbe oggi perderla, a vantaggio di chi era stato escluso dalla graduatoria. C’è grande attesa.
Il bando per l’assegnazione degli alloggi parte nel 2002 con la giunta guidata dal sindaco Nino Cammalleri, oltre 200 le domande presentate. Durante la giunta di Nino Aquilino viene consegnata l’opera, cresce la speranza delle persone. Ma cambiano le leggi e subisce una brusca frenata l’iter dell’assegnazione. Si rifà un regolamento, si insedia una commissione, poi pare siano sorti problemi, esce un componente. Si arriva al 2007. Il sindaco Cosimo Piro dà impulso alla vicenda, si insedia la nuova commissione, si sostituisce il componente mancante. Tutto questo mentre le persone hanno bisogno di una casa e gli alloggi continuano a logorarsi, danneggiate da vandali porte, finestre, caldaie. Forse c’è stato anche qualche furto. Anche i carabinieri hanno più volte sollecitato un’accelerazione dell’iter di assegnazione degli alloggi.
Ma nell’aprile del 2009 finalmente arriva la graduatoria definitiva. Non è stato presentato nessun ricorso., tutto andava per il verso giusto. Nel frattempo per situazioni d’emergenze a due famiglie vengono assegnati gli alloggi, forse all’inizio senz’acqua e senza luce, con autorizzazione provvisoria. Intanto la commissione rileva delle “fdichiarazioni” false, o comunque degli aspetti da approfondire. Oggi la commissione si riunisce, forse è per l’ultima volta. Qualcuno pare perderà la casa, altri la conquisteranno. In ogni caso, dopo le conclusioni del lavoro della commissione, sarà l’ufficio Servizi Socio – Culturali del Comune a firmare i contratti.
Si chiuderebbe così una vicenda che ha negli anni suscitato malumori e polemiche, che ha animato le campagne elettorali, ispirato strani interessi. Tra le curiosità dell’inchiesta “Minoa” emerge anche che dopo l’insediamento della nuova amministrazione, il presunto boss del paese Domenico Terrasi avrebbe fatto presente a un imprenditore amico la necessità di andare a parlare con il primo cittadino per consigliargli di assegnare le case popolari in modo da consolidare il consenso della popolazione. Ma questa è un’altra storia.
GRADUATORIA DEFINITIVA ASSEGNAZIONE NUOVE CASE POPOLARI CATTOLICA ERACLEA