AGRIGENTO. Centro storico nel degrado, il Comune programma gli interventi
La situazione di degrado dei centri storici è stata al centro del dibattito nella seduta di ieri sera del Consiglio comunale.
La tragedia di Favara, le realtà spesso dimenticate dei nuclei antichi delle nostre città, gli interventi urgenti e certi, i provvedimenti attuativi per evitare il grave e crescente degrado urbano sono stati affrontati ad inizio di seduta nel corso delle comunicazioni alla Presidenza da parte dei consiglieri Salsedo, Cirino, Alfano, Amato, Picarella, Raccuia, Hamel e Galvano; prima di tali informazioni e dopo le formalità di inizio seduta, il Presidente del Consiglio comunale Carmelo Callari e i consiglieri presenti in Aula, hanno osservato un minuto di raccoglimento per la morte delle due giovani favaresi. Successivamente, il Presidente, ha invitato l’Amministrazione comunale ad attuare i contenuti dell’emendamento al Bilancio 2009 che prevede l’opportunità, per i cittadini residenti nel centro storico di Agrigento, di usufruire di mutui agevolati per lavori inerenti la staticità degli immobili.
Sulle problematiche evidenziate, l’assessore ai lavori pubblici Renato Buscaglia presente in Aula, ha relazionato su quanto finora programmato dall’Amministrazione attiva. “Gli uffici da tempo hanno attivato degli interventi sullo stato degli immobili nel centro storico” – ha dichiarato l’assessore – che ha sottolineato la “partecipazione dell’amministrazione a tutti i bandi riguardanti il centro storico cittadino”; dopo l’intervento di Buscaglia, i lavori del Consiglio, sono proseguiti con la trattazione dell’atto di indirizzo, primo firmatario Picarella, in ordine all’immobile ubicato al Viale della Vittoria già adibito a caserma dei Vigili del Fuoco; per tale edificio, i proponenti, chiedono all’Amministrazione attiva il trasferimento del Comando dei Vigili urbani dall’attuale sede di Villaseta nei locali dell’ex caserma. Posto in votazione l’atto, i presenti, lo hanno votato favorevolmente all’unanimità; successivamente la Presidenza ha proposto lo scioglimento della sessione per andare a nuova convocazione. Messa in votazione tale proposta è stata approvata all’unanimità dei presenti.