INFRASTRUTTURE. L’Enac dice no all’aeroporto di Agrigento, D’Orsi va in campeggio per protesta
Questa mattina il presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D’Orsi ha trasferito il proprio ufficio nella tenda allestita nella villetta di fronte la sede centrale della Provincia Regionale nei pressi di via Atenea. Un gesto di plateale protesta in seguito ad una nota del capo di gabinetto del Ministero dei Trasporti che, di fatto, pone seri dubbi sull’economicità della realizzazione e gestione dell’aeroporto a Licata.
“Ritengo che la misura sia colma: un funzionario trasmette uno scarno foglietto definito “appunto” nel quale si espongono dubbi su un progetto che ha avuto il benestare dell’Enac – ha detto D’Orsi nel corso di un incontro con i giornalisti all’interno della tenda – e per il quale la Provincia ha impegnato risorse e uomini, garantendo anche i costi di gestione e senza chiedere un centesimo allo Stato. Al di là di tutto, una totale mancanza di rispetto per la Provincia come istituzione.
C’è l’impegno del presidente della Regione Lombardo e dell’assessore Di Mauro, che si sono prodigati per farci assegnare i fondi FAS, ma continuiamo a lottare contro forze che remano contro gli interessi degli agrigentini e lo sviluppo della nostra provincia. I cittadini – ha concluso D’Orsi – devono sapere che per realizzare l’aeroporto di Licata occorrono gli stessi soldi necessari a costruire una manciata di chilometri della nuova strada statale 640. Questa non è soltanto la protesta di D’Orsi, bensì quella di un territorio che da troppi anni attende risposte serie”.
“L’istruttoria dell’Enac pur rilevando idoneità dell’area indicata e che le dimensioni dell’aeroporto risultano compatibili con le tipologie di attività individuate in quest’ultimo studio, non ritiene ipotizzabile – sarebbe il contenuto dell’appunto del Ministero – una gestione in grado di raggiungere l’equilibrio economico sia per le caratteristiche intrinseche sia per le prospettive di sviluppo del traffico. Pertanto, allo stato attuale e sulla base delle istruttorie svolte, pur nel rispetto delle prerogative regionali di pianificazione, non sussisterebbero presupposti e condizioni tali da poter dare seguito alla richiesta della Provincia di Agrigento”.