SVILUPPO. Agrigento, Cascio e Iacolino: “Nuovo slancio alle imprese con un piano responsabile della Regione”
“E’il momento di accelerare ogni utile iniziativa del Governo per ridare slancio ad una competitività imprenditoriale che è alla base dello sviluppo della nostra Regione. E’ l’unico modo per garantire benessere ai cittadini, contrastando la criminalità organizzata e riappropriarsi così degli spazi vitali di operatività per assicurare con il Governo Nazionale e quello dell’Unione Europea infrastrutture e servizi che autenticamente potranno rafforzare la sana imprenditoria siciliana”.
Lo hanno dichiarato il presidente dell’Ars, Francesco Cascio e l’europarlamentare, Salvatore Iacolino, a margine del convegno ”Imprenditoria Siciliana ed Europa alla luce del Trattato di Lisbona” svoltosi oggi presso l’Hotel Kore di Agrigento.
“La programmazione comunitaria 2007-2013 – ha affermato il presidente dell’Ars, Francesco Cascio- rappresenta l’ultima occasione utile per la Sicilia. Non c’è più tempo da perdere. L’assenza di adeguate infrastrutture e l’arretratezza dei sistemi produttivi ci esortano a concentrare le risorse su un numero contenuto di priorità. Oggi è importante fare il punto della situazione, in virtù dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, cercando di captare e cogliere le opportunità e le risorse che l’Unione Europea mette a disposizione a sostegno dell’imprenditoria siciliana. In questo quadro è utile sottolineare il buon risultato conseguito da tanti imprenditori siciliani che, nonostante la crisi economica, hanno continuato ad investire generando occasioni di sviluppo e la salvaguardia dei livelli occupazionali”.
“Il legame fra la Sicilia e i popoli del Mediterraneo – ha affermato l’europarlamentare Salvatore Iacolino – è alla base del successo delle iniziative progettuali ed è l’elemento portante per dare coesione e forza ad un ambizioso programma di sviluppo economico e sociale. L’Unione Europea rappresenta una grande opportunità per il mondo imprenditoriale, cosi come per il privato sociale, sostenendo iniziative e programmi comunitari volti a favorire anche l’imprenditorialità di quelle fasce sociali con minor accesso al credito e maggiori barriere sociali. Per restituire centralità al meridione e alla Sicilia, in particolare, occorre, tuttavia, un più produttivo e coerente utilizzo dei fondi europei, a cominciare da strumenti nuovi come Progress rivolto alle piccole e medie aziende, con il concorso dei governi del territorio, Regione-Provincia-Comuni.
Occorre ridare slancio ad un modello di sviluppo nel quale la Regione Siciliana non può permettersi il presumibile disimpegno di 55 milioni di euro di fondi europei e l’attivazione dei percorsi di competitività fin qui invano sostenuti dall’Unione Europea”.