UE.Vertice a Bruxelles sulla grave crisi dell’agricoltura in Sicilia
Nel pomeriggio di ieri, nella sede di Bruxelles del Parlamento Europeo, si è tenuto un incontro tra eurodeputati della circoscrizione “Isole” e una rappresentanza di deputati nazionali e regionali, di amministratori e di rappresentanti di categoria del mondo agricolo siciliano.
È stato affrontato il tema della grave crisi dell’agricoltura siciliana per il crollo dei prezzi dei prodotti agricoli, determinato sia dalle importazioni di prodotti concorrenziali da aree extraeuropee, sia da una contrazione della domanda conseguente alla crisi che sta investendo l’economia mondiale.
Gli Europarlamentari hanno registrato l’assenza del Governo regionale che, affermando di “rimanere in trincea”, evita un confronto sui temi concreti che avrebbero consentito di fare dei passi avanti a vantaggio degli agricoltori siciliani.
Gli onorevoli Alfano, Antinoro, Crocetta, Iacolino, La Via, Uggias e il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo De Castro, hanno manifestato la loro disponibilità ad aprire un tavolo di confronto e hanno presentato un pacchetto di interventi (pacchetto Mediterraneo) che hanno già chiesto al nuovo Commissario all’Agricoltura Dacian Ciolos, con misure che riguardano l’etichettatura, la tracciabilità delle produzioni, la reciprocità dei controlli, gli standard qualitativi del settore ortofrutticolo.
Inoltre il pacchetto comprenderà altre misure in favore dell’olio e del grano duro.
Relativamente alla richiesta dello stato di crisi di mercato il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, On. Prof. Paolo De Castro, a nome del gruppo degli europarlamentari presenti, ha evidenziato come lo stesso non sia previsto da alcuna norma vigente e che quindi si tratta dell’ennesima promessa politica alla quale non farà seguito alcun tipo di intervento concreto.
È stato poi sottolineata l’opportunità che alcuni provvedimenti approvati in sede comunitaria offrono alla Regione Siciliana per effettuare interventi concreti (ristrutturazione posizioni debitorie, crediti per scorte, etc. etc.) a favore del mondo agricolo siciliano.
Sono state inoltre evidenziate alcune lacune e ritardi dell’azione amministrativa del Governo regionale che rischiano di ritardare l’azione a supporto del mondo agricolo. A tal proposito sono state evidenziati i ritardi del trasferimenti delle risorse alla CRIAS per il funzionamento delle scorte e la mancata notifica all’UE, nei tempi previsti,delle norme inserite sulla formazione regionale del 2003 per la ristrutturazione dei debiti agricoli.