AGRIGENTO. Bufera sul Comune, misura cautelare per il presidente del consiglio Callari
Raggiunto oggi da una misura cautelare il presidente del Consiglio comunale di Agrigento Carmelo Callari.
L’uomo politico è stato colpito da un provvedimento di obbligo di dimora ad Agrigento firmato dal gip del Tribunale di Agrigento Luca D’Addario su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Michela Francorsi e del procuratore aggiunto Ignazio. L’atto è stato notificato dalla Digos. Il politico avrebbe usato la sua carica per scopi privati, le accuse sarebbero di pecultato, falso in atto pubblico e truffa aggravata. Tra gli indagati ci sarebbero anche un dirigente e un dipendente comunale. Secondo l’accusa Callari avrebbe fatto apparire viaggii privati come missioni istituzionali chiedendone il rimborso. Per Callari la Procura aveva chiesto l’arresto ai domiciliari.
Carmelo Callari, 50 anni, laureato in economia, fa parte del corpo dei vigili del fuoco, da 15 anni svolge attività politica. Nel 1997 con Forza Italia viene eletto consigliere comunale di Agrigento e vice – presidente del Consiglio. Nella legislatura 1997/2001 ricopre la carica in due commissione consiliari e viene nominato componente dell’importante commissione speciale per l’approvazione del piano regolatore generale del Comune di Agrigento. Nel 2001 ricandidato per la nuova esperienza al comune, aumenta il proprio elettorato e si classifica tra i 4 consiglieri più votati in città.
Nominato capo gruppo di Forza Italia, carica che ricopre fino alla primavera del 2003 quando il partito, con la grande intermediazione dell’On. Angelino Alfano, lo candida a Consigliere Provinciale di Agrigento. Elezioni che si concludono con oltre 1.800 preferenze, ma per Callari altri orizzonti si aprono e viene nominato assessore al Comune di Agrigento con delega al lavoro e formazione, verde pubblico, ville e giardini, arredo urbano, grandi infrastrutture, rapporti con il Consiglio Comunale, carica che ricopre fino al 2004. Subito dopo viene nominato presidente del Consiglio di gestione di “Agrigento Sviluppo s.p.a.” società a capitale pubblico con maggioranza di azioni della Provincia Regionale di Agrigento e di Sviluppo Italia s.p.a.. Nel 2005 viene richiamato a ricoprire la carica di assessore al Comune di Agrigento con delega alla famiglia, sport, arredo urbano, sussidiarietà, organizzazioni non-profit, attuazione del programma.
Ricandidato per la terza volta al Consiglio comunale nelle elezioni del 13 maggio 2007 risulta il primo eletto di Forza Italia e successivamente eletto presidente del Consiglio comunale con 28 voti su 30, carica che tuttora ricopre.