LAMPEDUSA. Nominato dalla Regione il commissario ad acta per il Piano regolatore generale
“Abbiamo provveduto a nominare il nuovo Commissario ad Acta con il compito di provvedere, in via sostitutiva, all’adozione del Piano regolatore generale del Comune di Lampedusa e Linosa”. Questo il passaggio più significativo e certamente positivo della risposta che l’Assessore regionale per il Territorio e l’Ambiente, Sparma, ha fornito al deputato Giacomo Di Benedetto, che aveva presentato una precisa e dettagliata interrogazione per riportare la questione al centro dell’attenzione della giunta siciliana.
“Mi ritengo ovviamente soddisfatto di quanto mi è stato riferito dall’esponente del governo Lombardo” – ha commentato il parlamentare del Pd, che, nel suo intervento, ha ricostruito l’iter e manifestato alcune preoccupazioni. Partiamo dal primo aspetto. “Già 10 anni fa – ha spiegato l’onorevole Di Benedetto – il Consiglio comunale delle Pelagie ha approvato lo schema di massima, successivamente esaminato positivamente dall’Ufficio del Genio Civile di Agrigento. Ma nonostante queste tappe siano state consumate e nonostante il lungo tempo trascorso, l’Assise dell’isola non ha provveduto ad adottare il piano”. Adesso le preoccupazioni. “La mia preoccupazione – ha riferito Di Benedetto – consiste nel fatto che, già nel 2007, a seguito di azioni politiche, di pressioni, di interrogazioni, il commissario nominato non potè definire la procedura perché ci fu lo scioglimento del Consiglio comunale.
Oggi si corre lo stesso rischio. Abbiamo notizia, infatti, di un’azione ispettiva condotta ormai da diversi mesi dall’Assessorato agli Enti locali che ha prodotto una corposa documentazione. Ci sono poi numerosi atti ispettivi parlamentari che chiedono all’Assessore di intervenire per lo scioglimento del Consiglio comunale di Lampedusa. E da informazioni incamerate da parte degli Assessorati, pare che il lavoro ispettivo sia giunto a buon punto. Quindi inviterei l’Assessore Sparma a sollecitare il nuovo funzionario, investito da queste responsabilità, affinchè, attraverso un impegno maggiore, recandosi più spesso magari nelle Pelagie, possa adottare, in tempi rapidi, il nuovo piano regolatore di Lampedusa, perchè è una zona a rischio dove non c’è controllo.
La non approvazione definitiva del Prg – ha affermato il deputato regionale del Pd – ha consentito l’esame dei piani di lottizzazione al di fuori della programmazione generale del piano regolatore generale. In buona sostanza – ha evidenziato ancora l’onorevole Di Benedetto – in assenza dello strumento urbanistico, l’amministrazione comunale rilascia concessioni edilizie, la cui legittimità sarebbe tutta da verificare, senza alcuna attenzione alla tutela del territorio, consentendo edificazioni persino in aree archeologiche. Il territorio, in assenza di regole certe, rischia così di subire gravi pregiudizi ambientali. Quindi definire rapidamente il Prg di Lampedusa e Linosa è un fatto improcrastinabile e invito allora espressamente l’Assessore – ha concluso il deputato agrigentino del Pd – a sollecitare il Commissario ad Acta perché lo adotti”.