AGRIGENTO. D’Orsi Ter, il Pdl all’attacco del presidente: ‘Ribaltonista come Lombardo’
A tanti il “D’Orsi Ter” non piace proprio. Solo il Pd è disposto ad entrare nella nuova Giunta provinciale di “rottura con il centrodestra”.
L’Udc, tirata per la giacca, si è chiamata fuori dai giochi. All’attacco del presidente D’Orsi il Pdl, che non fa sconti e interviene con una raffica di comunicati inviati dai leader agrigentini più rappresentativi.
Ecco il commento del deputato nazionale Vincenzo Fontana, ex presidente della Provincia di Agrigento per 10 anni, vicino al ministro Alfano: “La composizione della nuova Giunta provinciale di Agrigento, nominata apparentemente secondo criteri di scelta tecnica ma sostanzialmente orientata a soddisfare gli appetiti di alcune precise aree politiche, è un ulteriore segno – dice Fontana – della separazione netta che esiste tra l’esperienza del governo locale che s’intesta al presidente D’Orsi e un serio progetto finalizzato alla crescita del territorio e a vantaggio dei suoi cittadini.
Si tratta in sostanza di una decisione che tenta di mistificare la realtà e di coprire la precarietà di un disegno politico che continua a mantenere la Provincia regionale di Agrigento in una situazione di sostanziale immobilismo, senza che l’Ente possa garantire quel ruolo di spinta propedeutico allo sviluppo sociale ed economico dell’agrigentino. Dispiace che in queste spericolate manovre vengano coinvolte persone rispettabili che in buona fede offrono il loro volto a delle operazioni di maquillage che nessun contributo positivo possono assicurare alle popolazioni amministrate. Dispiace altresì che alcune forze politiche, trincerandosi nell’ambiguità delle indicazioni tecniche, tentano di difendere qualche strapuntino per sedersi attorno al tavolo del potere per condividere, purtroppo, solo promesse demagogiche che preludono a cocenti delusioni. Questa triste vicenda – conclude Fontana – conferma altresì come la scuola politica del presidente Lombardo continua a produrre allievi che superano il maestro nell’ottica di provocare quanti più danni possibili ai tanti cittadini che avevano riposto la loro fiducia nei confronti di chi si proponeva come alfiere del rinnovamento e della correttezza politica ed amministrativa”.
Nino Bosco, coordinatore provinciale Pdl e deputato all’Ars commenta: “Finalmente dopo tante chiacchiere inutili, di cui il presidente D’Orsi è un esperto, è riuscito con l’aiuto del suo capo Di Mauro, a completare l’armata brancaleone preposta a risolvere i problemi della provincia e della nostra collettività. Poveri noi! Dopo giorni e giorni di consultazioni, congelamenti, azzeramenti e quanto ancora è nell’inventiva del nostro presidente: la montagna ha partorito il topolino! Per fortuna – sostiene Bosco – che ancora “reggono” il Fli dell’on. Scalia e l’Udc dei sindaci Firetto e Zambuto che mantenendo dritta la barra della politica, con la “P” maiuscola, non hanno voluto assolutamente partecipare a questo bailamme politico a cui il presidente D’Orsi ci ha abituato uniformando la sua politica ai diktat del presidente Lombardo che dopo aver rovinato la politica siciliana e i siciliani ora cerca di distruggere la politica nella nostra provincia e di buttare nel baratro la già povera economia del nostro territorio. Quindi anche D’Orsi – conclude Bosco – si macchia di quanto più indegno si possa compiere in un sistema democratico: il tradimento della volontà popolare”.
Dura anche la reazione di Ivan Paci, capogruppo Pdl alla Provincia: “Presidente D’Orsi ci hai deluso. Finalmente, presidente, dopo giorni e mesi “di riflessioni” sei riuscito a varare la Giunta provinciale, una grande kermesse politica, che ormai, siamo abituati a vivere da quando ti sei insediato. Più volte – scrive Paci – abbiamo ascoltato in tutte le riunioni pubbliche e private che mai avresti abbandonato la linea politica ed i partiti che ti avevano eletto alla presidenza della Provincia regionale di Agrigento. Più volte abbiamo ascoltato i tuoi discorsi, ora inutili, che inneggiavano al grande ed indispensabile apporto ricevuto dal P.d.L. e dal P.I.D. per vincere queste elezioni, contro la sinistra, ora dobbiamo costatare che tu, presidente, sei anche un bugiardo, infatti hai smentito anche te stesso. Più volte abbiamo dovuto partecipare a riunioni, prolisse ed inutili, in cui, in maniera confusa, ti sei espresso contro la politica del Centrosinistra. Anche in questo caso sei un bugiardo! Poiché oggi sentiamo che, forse, anche la sinistra sarà rappresentata in questa Giunta. Siamo disgustati dal tuo procedere politico-amministrativo “ondivago” ed “inconcludente” che ha tenuto fuori per lungo tempo la politica dal governo della Provincia regionale di Agrigento. E’ tempo, però – conclude Paci – che questa ritorni a ricoprire il suo ruolo”.
Giovanni Barbera, coordinatore cittadino Pdl: “Anche lui ribaltonista come il presidente della regione. Finalmente è arrivato il momento: D’Orsi rivela il suo vero volto di “ribaltonista” che nulla ha a vedere con i veri bisogni della nostra collettività ma che riguardano, invece, i “giochi di potere” e le “sommatorie partitiche” a cui il suo “capo politico” presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo ci ha abituato. Non ultime le sue dichiarazioni sull’on. Misiti dimostrano la perfetta conoscenza del concetto di “avventuriero politico” da parte dell’on. Raffaele Lombardo. Ciò, forse, è dovuto al fatto che questo “sport politico” nel partito dell’ M.p.A. è fortemente praticato; purtroppo ora cerca di radicarsi anche nella nostra provincia attraverso l’opera instancabile del presidente Eugenio D’Orsi. Oggi, sia il presidente Lombardo che il presidente D’Orsi, dimostrano di avere un concetto molto personale e “a tempo” della coerenza politica, dimenticano, infatti, molto in fretta che sono stati eletti grazie alla partecipazione attiva, concreta ed in massa del popolo del P.d.L. e del P.I.D.. Forse non hanno capito, i “due Presidenti” che le sigle dei partiti si possono sommare ma, sicuramente, i cervelli degli elettori no! Ecco perché mi permetto di ringraziare l’azione politica coerente sia del F.L.I. che dell’ U.D.C. che, nel rispetto del voto popolare espresso dai loro elettori di centro-destra, non hanno voluto partecipare a questa “armata brancaleone” messa su dal presidente D’Orsi a cui rivolgo un mio pensiero: “Dimettiti! Hai tradito il voto popolare!”.
Mario Lazzano, consigliere provinciale Pdl: “Giunta D’Orsi Ter: un vergognoso ribaltaccio in barba al popolo sovrano della provincia di Agrigento che lo ha eletto con una coalizione di centrodestra nel 2008. Apprendo dalla stampa ,con stupore ,l’ennesimo vergognoso “RIBALTACCIO” in fotocopia sbiadita di quanto fatto dal suo padrino politico Raffaele Lombardo alla Regione mesi fa anche alla Provincia Regionale di Agrigento.Una giunta formata da politici mascherati da “tecnici” che non hanno avuto alcuna legittimazione popolare passata al vaglio degli elettori.Una giunta che non ha maggioranza in Consiglio Provinciale se è vero come è vero che alcune forze politiche si sono già dissociate dal partecipare (Vedi UDC-FLI-PD).
Una giunta arraffazzonata,incolore,senza un serio progetto politico-programmatico che si appresta ad amministrare e a governare il territorio della nostra Provincia.
A questo punto mi domando : D’Orsi ha una maggioranza in Consiglio Provinciale? D’Orsi troverà chi gli approverà il bilancio di previsione? Ci spieghi ,ma soprattutto spieghi agli elettori della Provincia di Agrigento se intende continuare con questo teatrino politico che mese dopo mese ha tenuto sulla graticola tutto e tutti e chissà per quanti mesi ancora dovremo aspettare la cosidetta stabilità politica alla provincia.
Un chiaro segnale di coerenza politica imporrebbe che il Presidente D’Orsi rassegni le dimissioni dalla carica di Presidente della Provincia Regionale di Agrigento non foss’altro per rispetto delle migliaia di elettori che lo hanno eletto alla carica di Presidente con una coalizione di centrodestra e non con una coalizione ibrida ed incolore.
I partiti che fino ad oggi hanno nicchiato( FLI-UDC-FORZA SUD-PD) sulla composizione della nuova giunta ibrida devono chiaramente dire cosa intendono fare e che cosa intendono dire alla pubblica opinione che li aveva relegati chi all’interno della maggioranza chi all’opposizione. Noi ci siamo espressi e lo faremo in Consiglio Provinciale tutte le volte che ci riuniremo. Aspettiamo gli altri colleghi delle altre forze politiche e degli altri raggruppamenti civici di come intendono portare avanti la loro azione politica”.