3 Ottobre 2024
Agrigento e Provincia

CRONACA. Marijuana fatta in casa, arrestati a Bologna due studenti agrigentini

Lampade alogene, ventilatori, concimi e tutto il materiale necessario per la coltivazione a casa di piantine di  marijuana.

Studenti universitari agrigentini che tra libri, lezioni ed esami si erano improvvisati “pollici verdi” mettendo su una vera e propria serra casalinga di “erba” stupefacente. Così tre giovani  agrigentini fuori sede sono finiti nei guai a Bologna. Due ragazzi sono stati arrestati dalla polizia su disposizione del Pm Procura bolognese, Stefano Orsi, uno è stato denunciato a piede libero.

In manette sono finiti un 25enne, di Agrigento, un 20enne, di Canicattì. L’accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Nell’abitazione gli agenti della Squadra mobile di Bologna, guidati dal dirigente Fabio Bernardi, avrebbero scoperto una serra di marijuana composta da 13 piantine. I ragazzi sarebbero stati trovati mentre erano intenti a confezionare 260 grammi di“erba” già essiccata e pronta, secondo gli investigatori, per essere smerciata. Trovati e sequestrati anche 3.300 euro in contanti che secondo gli investigatori sarebbero proventi dell’attività di spaccio; sequestrato anche altro materiale vario utilizzato per la cura delle piante.

Il terzo ragazzo coinvolto nella vicenda sarebbe invece un giovane di Licata, di cui non sono state fornite le generalità, che è stato denunciato a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il giovane licatese è stato trovato dai poliziotti della Squadra mobile, insieme a una ragazza pure lei denunciata, nell’appartamento dei due ragazzi a Ozzano Emilia, in provincia di Bologna, dove gli agenti sono piombati dopo alcune segnalazioni confidenziali che riferivano di movimenti sospetti intorno all’abitazione.

Dopo un giorno di appostamenti, mercoledì sera è scattato il blitz che ha portato i due ragazzi della provincia di Agrigento in cella. Il Gip del Tribunale di Bologna  ha convalidato gli arresti ma ha subito concesso la libertà ai due studenti fuorisede, assistiti dall’avvocato Alessandro Gallerani. Al 25enne il giudice ha concesso la misura cautelare alternativa dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza.