Lampedusa, Galipò: “Nessun lager, seguiamo i protocolli”
“Non esiste ne’ un lager ne’ un campo di concentramento e le immagini dei migranti che si sottopongono ai getti sanitari e’ una consuetudine praticata a loro difesa”. Ad affermarlo in un’intervista al Corriere della Sera e’ Cono Galipo’, responsabile della cooperativa “Lampedusa accoglienza”, che si e’ aggiudicata da cinque anni l’appalto per la gestione del Centro di accoglienza dell’isola finito al centro delle polemiche dopo un servizio tv. In riferimento ai getti sanitari all’aperto, mentre i migranti erano tutti nudi al freddo, senza un minimo di privacy, dice: “E’ il protocollo da seguire quando si spruzza un prodotto come il benzoato di benzina…”. Poi aggiunge: “Basta con questa storia del lager perche’ il filmato che s’e’ visto in tv falsa tutto”. “Quel che appare – puntualizza – confonde la realta’ e confonde chi poi commenta fatti non reali. Non potete metterci alla gogna per qualche sequenza che non puo’ dire nulla su quello che facciamo realmente tutti noi per i migranti. La realta’ e’ un’altra”. “Lo spazio in cui tutto si svolge – spiega – e’ sostanzialmente protetto dalle pareti degli stessi container. Non e’ vero che tutti vedono tutto”. “Qui – aggiunge – si lavora notte e giorno con una abnegazione che tutti conoscono, senza mai tirarsi indietro su niente, sempre disponibili, pullman, mezzi e uomini pronti sul molo per ogni arrivo…”. (ITALPRESS)