Teatro greco Eraclea Minoa: ‘Quell’impalcatura è una vergogna, va sostituita’




“Stiamo valutando un progetto per rimuovere quell’impalcatura oscena che da anni ha trasformato in un obbrobrio, senza proteggerlo, lo splendido teatro di Eraclea Minoa. E’ una vergogna che va rimossa sia per valorizzare al meglio il nostro bene culturale più prezioso ma soprattutto per proteggerlo, perché a quanto pare l’attuale impalcatura, peraltro ormai logora, anziché tutelarlo lo sta ulteriormente rovinando”. Lo ha detto il sindaco di Cattolica Eraclea, Nicolò Termine, lanciando l’allarme per l’anfiteatro di Eraclea Minoa da anni abbandonato a se stesso e imbruttito dentro una gabbia di ferro e plastica che lo sta ulteriormente rovinando. Su Tripadvisor e su altri siti web che si occupano di turismo e beni culturali sempre più numerosi i commenti di turisti “indignati” per non aver potuto apprezzare la bellezza del teatro greco durante la visita all’area archeologica di Eraclea Minoa.


Si è fatto avanti un architetto con un progetto innovativo per la rimozione che vorrebbe realizzare gratuitamente – ha detto il sindaco di Cattolica Eraclea Nicolò Termine -. Naturalmente mi attiverò con l’assessorato regionale ai Beni culturali e con la Soprintendenza ai beni culturali di Agrigento per capire in che modo poterci muovere. Sono convinto che tutti saranno concordi a voler rimuovere quella struttura restituendo il teatro alla sua bellezza”.

Il teatro, costruito alla fine del V secolo a. C. nel cuore della città fondata dai greci, si apre con la cavea divisa in nove settori e dieci gradoni, tipico dell’architettura greca. Per oltre 2000 anni il teatro si è ben conservato, poi è arrivato l’uomo moderno e ha cominciato a distruggerlo. Individuato già nel ‘700, poi di nuovo alla ribalta agli inizi del ‘900, il teatro venne scoperto intatto nella campagna scavi del 1953. Nel ’55 il primo intervento di restauro, poi nel ’63 comincia la distruzione che continua ancora oggi con l’impalcatura provvisoria messa nel 1995 e mai più tolta. I danni maggiori furono provocati, dopo il restauro, da una copertura in plexiglass progettata dal “famoso” architetto Franco Minissi che nel tempo, al posto di proteggerlo, fu la causa di gravi danni agli elementi lapidei. Poi, quando sovrintendente di Agrigento era il professor Ernesto De Miro, esperto archeologo di fama nazionale che da sempre si è occupato di Eraclea Minoa fino ad avere la cittadinanza onoraria, fu rimossa la copertura in plexiglass con una serie di interventi andati avanti dal 1995 al 2000 e quindi il teatro fu ingabbiato con ferro e plastica così come è adesso. “E’ allarme erosione, il teatro greco è di marna e quindi è molto friabile, va protetto urgentemente dal vento e dal sale – dice l’ex responsabile dell’area archeologica di Eraclea Minoa e già due volte sindaco di Cattolica Eraclea Cosimo Piro che sul restauro conservativo del teatro ha fatto anche la sua tesi di laurea in architettura -. Bisogna avere il coraggio di una progettazione seria sia per la sua salvaguardia che per la sua valorizzazione e promozione – altrimenti è meglio ricoprirlo e sotterrarlo almeno così si protegge, restando rischia di sparire un bene prezioso che per 2000 anni era rimasto integro”.
Calogero Giuffrida
Da: Giornale di Sicilia