Pensioni più basse d’Italia nell’Agrigentino, la media è sotto i 1000 euro
Va alla provincia di Agrigento il “record” delle pensioni più basse d’Italia, una media che continua a scendere sotto i mille euro al mese innalzando così il livello di povertà dei pensionati. E’ quanto emerge dalla rilevazione annuale sui trattamenti pensionistici e sui loro beneficiari condotta dall’Istat e dall’Inps, relativo al 2013.
Tra le principali cause delle pensioni più povere il lavoro nero e quindi senza contributi previdenziali versati in passato, ma anche una spesa sociale inferiore in Sicilia rispetto a quella di altre regioni. E’ di 13.004 euro il reddito pensionistico calcolato nell’Agrigentino, con valori medi inferiori di circa il 38% rispetto a quelli di Roma dove si registra il più elevato reddito pensionistico medio (20.966 euro). Un dato che è ancora più basso rispetto alla media di14.886 euro registrata in Sicilia, tra le regioni con un numero maggiore di pensioni al di sotto dei 1.000 euro al mese; i valori più elevati (19.549 euro) si registrano nel Lazio.
La spesa previdenziale presenta dunque un quadro piuttosto diversificato, sia dal punto di vista territoriale, sia da quello di genere. Le regioni del Nord-ovest, Nord-est e Centro presentano importi medi superiori a quello nazionale, mentre il contrario accade nel Sud e nelle Isole. Circa la metà dei pensionati residenti nelle Isole e al Sud percepisce un reddito pensionistico mensile inferiore ai 1.000 euro (rispettivamente 50,2% e 49,6%), contro il 41,3% dell’intero sistema pensionistico. La quota minima di pensionati sotto i 1.000 euro si rileva invece nelle regioni del Nord-ovest (33,2%). Al Centro i redditi da pensione sono invece più elevati: qui si registra la quota maggiore di beneficiari di redditi pensionistici superiori ai 2.000 euro mensili ed è del 2% la quota dei pensionati con oltre 5.000 euro al mese, valore circa doppio rispetto a quelli di Sud (0,8%) e Isole (1,1%).
Intanto, nell’Agrigentino – come denuncia lo Spi Cgil guidato da Piero Mangione invitando a non firmare mandati di patrocinio legale prima della conversione in legge del decreto – sono pochi quelli che percepiranno il primo agosto il rimborso delle pensioni previsto dal decreto varato dal governo dopo la sentenza della Consulta sul mancato adeguamento al costo della vita delle pensioni superiori a 1.405 euro lorde del 2012 e 2013. In provincia di Agrigento, su 120.883 pensionati Inps sono 4.631 quelli che hanno una pensione superiore a 1.405 euro lorde, mentre su 19.342 pensionati ex Inpdap, le pensioni superiori a 1.405 euro risultano 10.375. Tra Inps ed ex Inpdap gli interessati a quello che Renzi ha chiamato il “bonus Poletti”, sono 15.006 pensionati, dai quali vanno sottratti coloro i quali hanno un assegno pensionistico superiore a 3.200 lorde.