Mafia, intercettazioni su Borsellino: Crocetta si autosospende da governatore
“Mi auto-sospendo immediatamente da presidente della Regione”. Cosi’ all’ANSA il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, sull’onda delle polemiche per le intercettazione della telefonata col suo medico Matteo Tutino che parlando di Lucia Borsellino dice: ‘Va fermata, va fatta fuori come suo padre”.
La decisione del governatore arriva dopo una prima “difesa” a caldo che però non ha frenato il coro di richieste di dimissioni che arrivano sia da esponenti del suo partito che delle opposizioni. “Non ho sentito la frase su Lucia, forse c’era zona d’ombra, non so spiegarlo; tant’e’ che io al telefono non replico. Ora mi sento male”, aveva dichiarato il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, commentando l’intercettazione, anticipata dall’Espresso, in cui il medico personale di Crocetta, Matteo Tutino, arrestato nell’ambito di una inchiesta sull’ospedale Villa Sofia, dice: Lucia Borsellino ‘va fermata, fatta fuori. Come suo padre’.
“Inevitabili dimissioni Crocetta e nuove elezioni. Quelle parole su Lucia Borsellino una vergogna inaccettabile. #Sicilia”. Lo scrive su twitter il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, braccio destro di Renzi in Sicilia in merito all’intercettazione tra il medico Matteo Tutino e il governatore Rosario Crocetta.
“Crocetta deve dimettersi immediatamente e allontanarsi il più possibile dalla Sicilia, in modo da non poter più arrecare danni all’Isola come fa da quasi tre anni a questa parte. E le conversazioni con il medico Matteo Tutino, in cui pare di ascoltare il commando stragista di via D’Amelio, sono la pietra tombale sulla sua esperienza amministrativa”. Lo hanno scritto in una nota congiunta i deputati e senatori del MoVimento 5 Stelle, commentando quanto emerge dalle intercettazioni dell’inchiesta che ha portato all’arresto del primario dell’ospedale palermitano Villa Sofia. “Finalmente, nel peggiore dei modi – hanno affermato nella nota i gruppi parlamentari M5s- è caduto il velo di ipocrisia su cui Crocetta, sedicente crociato dell’antimafia, ha poggiato tutta la sua carriera politica. Ora può fare solo una cosa per ridare un minimo di dignità all’istituzione che rappresenta: dimettersi e prendersi una lunga vacanza, in modo da far dimenticare questo incubo in cui i siciliani si ritrovano da quando è diventato presidente della Regione siciliana”.
“Credo che neppure chi ha votato in buona fede per Crocetta potesse immaginare cose simili ed ora auspichi un suo sussulto e le dimissioni da presidente della regione siciliana”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia, Altero Matteoli, riferendosi alle intercettazioni anticipate dall’Espresso tra il governatore della Sicilia Rosario Crocetta ed il suo medico di fiducia Tutino. “Aver ascoltato in silenzio e senza alcuna reazione la frase shock pronunciata dal suo medico sull’ex assessore Lucia Borsellino – aggiunge Matteoli – non può consentirgli di restare ancora un minuto alla guida della regione. Si dimetta e consenta ai siciliani di votare”.