Acqua, crisi anche nell’Agrigentino: stop a erogazione per batteri
Dopo Messina, Milazzo e Gela, è emergenza idrica anche in diversi comuni dell’Agrigentino, capoluogo compreso. Girgenti Acque, il privato che gestisce il servizio idrico, ha infatti comunicato la sospensione cautelativa dell’approvvigionamento nei serbatoi di Campobello di Licata, Ravanusa, Agrigento e Canicattì. La decisione è scaturita da una comunicazione dell’Asp secondo cui l’acqua fornita da Siciliacque, attraverso l’acquedotto del Fanaco, al comune di Campobello di Licata presentava dei valori batteriologici non conformi ai parametri previsti dalla legge. Girgenti Acque in considerazione del fatto che l’acquedotto del Fanaco, che peraltro in questi giorni è stato sottoposto agli ennesimi lavori di manutenzione, alimenta anche Agrigento, Ravanusa e Canicattì, ha deciso di sospendere l’erogazione in attesa dei risultati di nuove analisi. La riattivazione avverrà soltanto dopo i risultati delle nuove analisi, secondo quanto riferisce l’Agi. Va comunque detto che in questi quattro grossi centri l’acqua non e’ erogata 24 ore su 24, ma con turni che possono variare dai due a cinque giorni e la popolazione si e’ munita di grosse vasche di accumulo.