Università, ridimensionato il Cupa di Agrigento: reazioni e commenti

“Non possiamo rimanere inermi – afferma Marcello Fattori di Progetto Agrigento –  dopo la terribile notizia del taglio dei corsi di laurea all’Università di Agrigento e non possiamo al contempo che rimanere esterrefatti nell’assistere al totale silenzio di una politica che mostra per l’ennesima volta il totale disinteresse nei confronti del nostro territorio e del futuro di tanti giovani. Tutti quei politici che non hanno lottato per l’Università di Agrigento, che non si rendono conto dell’importanza vitale che tale struttura riveste per l’economia, la cultura ed il prestigio della nostra provincia, non meritano di rappresentarci in nessun ordine e grado istituzionale. Grazie a questa politica, quella del potere, delle clientele e delle poltrone che ancora oggi, purtroppo, detta legge e prende decisioni che vanno a discapito della collettività, il futuro di tanti giovani agrigentini rischia di essere definitivamente compromesso ancor di più a seguito della chiusura del Polo Universitario di Agrigento. Auspichiamo adesso in un reale scatto d’orgoglio da parte di tutte quelle “forze” positive e propositive che gravitano in provincia, affinché si converga in un progetto di rinnovamento del modus operandi e del modo di intendere la politica,  col fine di invertire la tendenza negativa degli ultimi decenni ed iniziare tutti assieme un processo di reale sviluppo del nostro martoriato territorio”.

Il Foro di giurisprudenza esprime, tramite il suo consigliere Saverio Alfano, da tempo sensibile, con costante impegno a difesa delle esigenze degli studenti agrigentini, un forte sentimento di delusione e rabbia per la chiusura del Polo Universitario di Agrigento.
“Assistiamo ormai da anni, sul palco universitario agrigentino, al balletto delle istituzioni competenti, incompetenti nella vera gestione del Polo decentrato, che vede come fine principale, oggi reso utopico, il futuro degli studenti, veri protagonisti della vita universitaria ed uniche vittime inermi”. Continua Alfano : “Inconsapevoli della valenza, che ha per la città di Agrigento la presenza di un Polo Universitario, la Regione, nondimeno la Provincia, si sono rivelate totalmente incapaci nello sfruttare le naturali risorse del territorio agrigentino, che costituiscono, per le loro caratteristiche, unica occasione per la formazione di determinate categorie di professionisti, in relazione, ad esempio, all’ambito archeologico e a quello della Legislazione orientata alla tutela del patrimonio culturale”.