Lampedusa, nuovo nido di tartarughe sulla spiaggia di Cala Croce
La scorsa notte la tartaruga marina ha scelto questa volta la spiaggia di Cala Croce per deporre le proprie uova. La femmina è stata vista da alcune persone presenti in spiaggia mentre portava a compimento le varie fasi della nidificazione; allertato di prima mattina il personale di Legambiente – Ente Gestore della Riserva Naturale “Isola di Lampedusa”, si è provveduto immediatamente ad individuare il nido ed accertare la presenza delle uova.
Salgono così a tre i nidi deposti a Lampedusa e a sei quelli deposti in tutte le Pelagie, ed anche questa volta è stata fondamentale ed efficace la collaborazione tra Riserva Naturale, Area Marina Protetta e Guardia Costiera. Grazie all’intervento e al supporto del personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lampedusa, l’area circostante il nido è stata delimitata e messa sotto tutela con una specifica ordinanza, trattandosi di una spiaggia esterna alle aree della riserva naturale e quindi soggetta ad una maggiore pressione antropica.
“Dopo quella a Cala Pisana dei giorni scorsi, la nidificazione di Cala Croce – dichiara Angelo Dimarca Coordinatore regionale delle riserve di Legambiente – dimostra ulteriormente che a Lampedusa, oltre alla Spiaggia dei Conigli, vi sono altri siti idonei alla nidificazione della tartaruga, e questo deve costituire un motivo in più per far sì che la fruizione delle spiagge avvenga nel pieno rispetto della natura e delle specie a rischio. In queste settimane stiamo assistendo al rinvenimento di deposizioni di tartaruga in molte spiagge della Sicilia. E’ indispensabile ed urgente che i Comuni si dotino dei PUDM – Piano d’Uso del Demanio Marittimo ma elaborati secondo severi criteri di compatibilità ambientale e con specifica attenzione anche agli aspetti naturalistici, mentre troppo spesso continuano a verificarsi gravi manomissioni delle nostre spiagge ed assistiamo a forme d’uso inaccettabili o addirittura illegali”.