Agrigento, il teatro Pirandello riparte con Gasmann e da quest’anno produce propri spettacoli

La malattia, la diversità, la coercizione, la privazione della libertà, temi tutti straordinariamente presenti in “Qualcuno volò sul nido del cuculo” che, con la regia di Alessandro Gasmann, aprirà il sipario sulla nuova stagione 2016/2017 del Teatro Pirandello. Il nuovo cartellone verrà presentato agli abbonati e a tutti gli appassionati sabato prossimo, 15 ottobre, a partire dalle ore 19, nel corso di una serata ad ingresso gratuito al Teatro Pirandello. Mattatori dell’incontro saranno il direttore artistico Sebastiano Lo Monaco e il presidente della Fondazione Teatro Pirandello Gaetano Aronica. Il cartellone è particolarmente ricco e abbraccia vari generi. Si va dall’opera pirandelliana – come “Il berretto a sonagli” per la regia dello stesso Sebastiano Lo Monaco e “Vestire gli ignudi” per la regia di Gaetano Aronica – a Shakespeare, con “La bisbetica domata” interpretata da Nancy Brilli e “Macbeth” di Franco Branciaroli, fino all’operetta (“La scugnizza”) e alla trasposizione teatrale de “Il casellante” di Andrea Camilleri con Moni Ovadia, Mario Incudine e Valeria Contadino per la regia di Giuseppe Dipasquale. “Il Casellante – ha spiegato il regista – è il racconto delle trasformazioni del dolore della maternità negata e della guerra, ma è anche il racconto in musica divertito e irridente del periodo fascista nella Sicilia degli anni Quaranta”.

In cartellone anche “Il divorzio dei compromessi sposi” tratto dall’opera manzoniana, scritto e diretto da Carlo Buccirosso. “Good and Evil – Da Caino ad Abele ai Promessi sposi” è invece il lavoro che presenterà l’agrigentino Pippo Flora. Mentre gli altri spettacoli in programma saranno “Un’ora di tranquillità” con Massimo Ghini, “Classe di ferro” di Aldo Nicolaj per la regia di Giovanni Anfuso e “Qualcuno volò sul nido del cuculo” (tratto dall’omonimo romanzo di Ken Kesey) per la regia di Alessandro Gassman, che aprirà il cartellone sabato 26 e domenica 27 novembre. Si tratta di “un inno alla libertà, un grido di denuncia – ha spiegato il regista – che scuote le coscienze e che fa riflettere. Come sempre ho lavorato su complessi rapporti psicologici tra i vari personaggi, immergendoli in uno spazio scenico realistico e asettico”.

“Un teatro che funziona bene e ha cartelloni prestigiosi – ha detto il sindaco Lillo Firetto – rappresenta una di quelle pedine culturali che attrae e ha una funzione sociale importante per la città. Quest’anno l’importante novità è che per la prima volta il Teatro Pirandello produce uno spettacolo proprio. Non più solo teatro che accoglie e che prepara un buon cartellone, ma che produce. Come per esempio “Vestire gli ignudi”, un’opera pirandelliana con la regia dell’agrigentino Gaetano Aronica. Abbiamo tanti attori agrigentini professionisti, l’auspicio – ha aggiunto il primo cittadino – che possano essere coinvolti prossimamente in altre produzioni. L’operazione che sta facendo la direzione è quella di fare in modo che il Teatro Pirandello non sia solo il teatro della città o dei comuni vicini, ma di tutta la provincia di Agrigento. Perché un cartellone di questo livello è difficile trovarlo in altri posti della Sicilia se non a Catania o a Palermo, basta fare un confronto per vederlo”.