Provocò incidente mortale sulla Ss 189, patteggia 2 anni

Due anni di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale della pena: l’automobilista Salvatore Rinaudo, 57 anni, originario di Palermo e residente a Milano, che subito ammise le proprie responsabilità chiedendo scusa per l’incidente mortale sulla statale 189 che aveva provocato guidando a velocità troppo elevata, patteggia e definisce la propria posizione, evitando un vero e proprio processo. La vicenda giudiziaria legata alla morte del cinquantunenne di Comitini, Carmelo Licata, avvenuta il 18 novembre dell’anno scorso, si è già conclusa, come racconta il Giornale di Sicilia oggi in edicola. La sentenza di applicazione della pena, ieri mattina, è stata ratificata dal giudice dell’udienza preliminare Francesco Provenzano. Il gup ha ritenuto congrua la pena che è stata inflitta per il reato di omicidio stradale, introdotto da una nuova recente normativa che prevede condanne superiori rispetto a quelle per omicidio colposo. L’accordo processuale, passato al vaglio del giudice, era stato proposto dai difensori dell’imputato, gli avvocati Daniela Posante e Alberto Infantino, con il consenso del pubblico ministero Simona Faga che ha condotto l’inchiesta. La moglie di Carmelo Licata, ieri mattina, si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Alessandra Parla. L’udienza, di fatto, è stata molto breve: la difesa ha sottoposto al giudice la richiesta di patteggiamento concordata col pm e l’accordo è stato ratificato qualche ora dopo, con la sentenza di applicazione della pena al termine della camera di consiglio.