Sanità, salvo il reparto di Oncologia dell’ospedale di Sciacca

Immissione in servizio con contratto di lavoro a tempo indeterminato al Giovanni Paolo II di Sciacca, per l’oncologo Domenico Santangelo. Il reparto – come riporta il Giornale di Sicilia oggi in edicola – potrà continuare ad operare a beneficio di un vasto territorio. La permanenza di Santangelo, infatti, mantiene due medici in servizio a Sciacca, che fa parte dell’unità operativa complessa di Agrigento, consentendo di mantenere tutti i servizi. Santangelo, che opera a Sciacca da molti anni, con contratto di lavoro a tempo determinato, era pronto a trasferirsi all’ospedale di Caltagirone dove sarebbe stato immesso in ruolo, a tempo indeterminato, proprio nei giorni scorsi. L’Oncologia del Giovanni Paolo II di Sciacca non rimarrà con un solo medico e Santangelo resterà nel nosocomio saccense. L’oncologo stava per trasferirsi a Caltagirone per un’assunzione a tempo indeterminato. Nell’Oncologia di Sciacca ci sono oltre mille accessi all’anno con almeno 15 chemioterapie e 10 visite ambulatoriali al giorno e circa 300 day service all’anno. “Tutto viene confermato – afferma Domenico Santangelo – e il nostro lavoro procederà regolarmente per i pazienti che si rivolgono alla nostra struttura ospedaliera”. L’altro oncologo in servizio a Sciacca, ma con contratto a tempo determinato, è Gabriella Bini. Manca ancora un’unità, ma il servizio continua. Il commissario dell’Asp di Agrigento, Gervasio Venuti, durante un incontro a Sciacca con l’amministrazione comunale, il comitato e la commissione consiliare Sanità aveva anticipato la soluzione che adesso è arrivata: “La graduatoria di Caltanissetta verrà messa a disposizione della nostra azienda e il dottore Santangelo è il primo da chiamare e nessun altro può avere più diritti ad essere immesso in servizio. Questo tipo di intervento lo abbiamo fatto, utilizzando graduatorie di altre aziende territoriali. Ripeteremo l’accordo con Caltanissetta e dunque ci sarà l’inserimento nella nostra azienda a tempo indeterminato”. L’obiettivo si sposta adesso sul terzo oncologo da impiegare a Sciacca. La vicenda dell’Oncologia di Sciacca era stata seguita dal deputato regionale Margherita La Rocca Ruvolo, che aveva incontrato Venuti, e che adesso ha dichiarato: “Sapevo che il commissario si stava muovendo in questa direzione avendo ricevuto anche una forte sollecitazione dal territorio, compresi pazienti in cura a Sciacca, e la soluzione adottata consente di continuare a fornire tutta l’assistenza necessaria ad un vasto territorio. L’impegno da parte di tutti – aggiunge il deputato regionale – è adesso rivolto a un potenziamento e non soltanto dell’Oncologia”.