Sicilia, Crocetta si difende su nomina Monterosso: “Rispettata la legge”

“Noi abbiamo rispettato rigorosamente la legge. C’è stata un’istruttoria tecnica che ha confrontato i curricula dei dirigenti della Regione. Da questa valutazione, tecnica e non politica, Patrizia Monterosso è risultata avere maggiori titoli rispetto agli altri. La comparazione dei titoli c’è stata e sulla base di questo si è fatta la scelta. Né abbiamo mai sforato il tetto dei dirigenti esterni che era nostra facoltà nominare”. Lo ha detto all’Adnkronos l’ex presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, dopo l’invito a dedurre firmato dal procuratore della Corte dei Conti in Sicilia, Gianluca Albo, che ha stimato un danno da quasi un milione di euro per la nomina di Patrizia Monterosso a segretario generale della Regione. Crocetta, che spiega di “non aver ricevuto ancora nulla e di aver appreso della vicenda dalla stampa”, oltre a difendere l’operato di Monterosso (“Ha lavorato e ha fatto un buon lavoro”), spiega che “era nelle possibilità della Giunta nominare al massimo due dirigenti esterni, tetto che non abbiamo mai superato” e che “dopo la valutazione tecnica nessuno superava i titoli di Monterosso”.
L’ex governatore annuncia alla stampa che non appena riceverà l’invito a dedurre presenterà una memoria. “Forniremo alla Corte dei conti tutta la documentazione necessaria a fare chiarezza” dice, anche se non nasconde la sua amarezza. “E’ una storia infinita – prosegue -. Mi sembra che contro gli amministratori ci sia una sorta di accanimento. Trovo giusto che la Corte dei conti chieda dei chiarimenti, mi fa, invece, un po’ di orrore il fatto che un invito a dedurre diventi pubblico e, prima ancora che la persona venga sentita, si trasformi in un’accusa. Insomma si diventa colpevoli prima ancora di aver fornito i chiarimenti. Noi abbiamo rispettato la legge che prevede la comparazione dei titoli. Sinceramente non so di cosa stiamo parlando”.