Bufera su Girgenti Acque, tra indagati anche presidente Antitrust Giovanni Pitruzzella
C’e’ anche il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, tra i 73 indagati – a vario titolo per corruzione, truffa, associazione a delinquere, falsita’ ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessita’ – dalla procura di Agrigento nella vicenda che riguarda la gestione dell’ente “Girgenti Acque“. La notizia, pubblicata oggi da alcuni quotidiani, ha trovato conferma in ambienti giudiziari, come riporta l’Ansa. Nel mirino degli inquirenti in particolare alcuni presunti episodi di corruzione legati alle assunzioni nella societa’ che gestisce il sistema idrico in molti Comuni dell’Agrigentino. Tra gli indagati, che ieri hanno ricevuto l’avviso di proroga delle indagini, ci sono deputati, sindaci, amministratori. Oltre ad Angelo Alfano, padre del ministro degli Esteri, il prefetto di Agrigento Nicola Diomede, l’ex governatore Raffaele Lombardo e il fratello Angelo, ci sono anche l’ex presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D’Orsi, l’ex presidente del Cga Raffaele De Lipsis. E ancora, i deputati e gli ex deputati nazionali e regionali Riccardo Gallo Afflitto ed Enzo Fontana (Fi), Giovanni Panepinto (Pd), e Angelo Capodicasa (Leu) che e’ stato anche presidente della Regione.
Questi gli altri indagati: Salvatore Aiola, Giacomo Antronaco, Silvio Apostoli, Giuseppe Arcuri, Pietro Arnone, Bernardo Barone, Alfonso Bugea, Filippo Caci, Marco Campione, Giuseppe e Maurizio Carlino, Lelio Castaldo, Francesco Castaldo, Giovanni Caucci, Vincenzo Corbo, Salvatore Cossu, Piero Angelo Cutaia, Antonio D’Amico, Domenico D’Amico, Luigi D’Amico, Carmelo Dante, Igino Della Volpe, Leonardo Di Mauro, Pietro Di Vincenzo, Salvatore Fanara, Arnaldo Faro, Filippo Rosario Franco, Salvatore Gabriele, Diego Galluzzo, Calogerino Giambrone, Gerlando Gibilaro, Giuseppe Giuffrida (classe 1948), Giuseppe Giuffrida (calsse 1952), Flavio Gucciardino, Ignazio La Porta, Pasquale Leto, Francesco Paolo Lupo, Maria Rosaria Macaluso, Piero Macedonio, Giuseppe Marchese, Giuseppe Milano, Calogero Patti, Gerlando Piro,Giuseppe Pitruzzella, Gian Domenico Ponzo, Vincenzo Puzzo, Fulvio Riccio, Giancarlo Rosato, Antonino Saitta, Luca Cristian Salvato, Giuseppe Maria Scozzari, Carlo Sorci, Alberto Sorrentino, Gioacchino Michele Termini, Emanuele Terrana, Maria Terrana, Giuseppe Maria Saverio Valenza, Carmelo Vella, Rino Vella, Calogero Vinti, Roberto Violante.
Sulla vicenda sono interevuti oggi il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, e il segretario della Camera del lavoro di Agrigento, Massimo Raso: “L’indagine della magistratura di Agrigento ipotizza reati inquietanti a carico di nomi di spicco, di politici, professionisti, persino di rappresentanti delle istituzioni. Possiamo solo auspicare – scrivono – che la magistratura faccia in fretta, che le indagini si concludano rapidamente facendo chiarezza su fatti e posizioni affinchè su una nube così pesante sulla comunità agrigentina e siciliana possa essere dissipata. Sulla gestione privata dell’acqua, sin dal suo affidamento si sono sempre addensati dubbi e si sono proposti problemi che, come Cgil, insieme ai Comitati e alla Federconsumatori abbiamo denunciato, chiedendo la rescissione del contratto. Queste battaglie – continuano Pagliaro e Raso – hanno impattato col sistema di sostegno a Girgenti Acque che, se dimostrato, è davvero pervasivo, trasversale e fortissimo”. I due esponenti della Cgil concludono con l’auspicio che “l’iniziativa di ora della magistratura possa concludersi presto e che alla provincia di Agrigento sia comunque restituita una gestione pubblica, efficiente ed economica di un così importante servizio pubblico”.