Mafia, operazione Game over: così boss trovarono cimice investigatori
Il boss di Partinico Francesco Nania, arrestato ieri dalla polizia nell’ambito dell’inchiesta denominata Game Over, e Antonino Pizzo, altro arrestato, trovarono una microspia piazzata dagli investigatori nel garage dell’abitazione di Pizzo. Era l’11 ottobre del 2014. Dopo le telecamere scoperte nei pressi dell’abitazioni di Nania era la conferma che i due erano coinvolti in un’indagine. Il particolare – come riporta l’Ansa – emerge dall’ordinanza di custodia cautelare del gip. I due sono stati arrestati dalla polizia insieme a Benedetto Bacchi, imprenditore di Partinico monopolista delle scommesse online nel palermitano, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio, concorrenza sleale e truffa allo Stato. La mafia di Partinico voleva avere la parte piu’ cospicua dei soldi che Bacchi proprio per assicurarsi il controllo esclusivo del settore dava alle famiglie mafiose di Palermo. E bisognava vigilare perche’ tutti gli altri boss potenziali concorrenti nella spartizione dei guadagni di Bacchi avessero di meno. Di questo parlavano continuamente Francesco Nania, socio occulto dello stesso Bacchi, e Antonino Pizzo.