Controlli della Capitaneria nell’Agrigentino, sequestrata più di una tonnellata di pesce
Si è conclusa l’operazione complessa denominata ”Phoenix 6” svolta dai militari del Compartimento marittimo di Porto Empedocle (Agrigento) “al fine di garantire la tutela del consumatore dalle frodi alimentari ed assicurare la qualità, la provenienza e la freschezza del prodotto ittico che troverà posto sulle tavole dei ristoranti e delle famiglie, in particolare con riferimento alla pesca, detenzione e commercializzazione di prodotti ittici illegali”. In diverse attività di controllo della filiera del pescato, condotte nell’arco temporale che va dal 29 gennnaio al 18 febbraio 2018, personale del Compartimento marittimo di Porto Empedocle, ha accertato e sanzionato il commercio di prodotti ittici in violazione della vigente normativa in materia di etichettatura e tracciabilità del pescato e, quindi, in violazione degli obblighi relativi alle corrette informazioni al consumatore finale. L’attività è stata svolta sull’intero territorio di giurisdizione del Compartimento marittimo di Porto Empedocle e ha permesso, in ottemperanza alla vigente normativa in materia, di confiscare circa 1.872 chilogrammi di prodotto ittico di varia tipologia, nonché di elevare sanzioni amministrative pari a 38.448 euro, per la mancanza o incompleta necessaria documentazione attestante la tracciabilità del pescato, ovvero mancato inserimento da parte dei comandanti dei motopesca dei dati sull’E-Log Book (sistema elettronico di registrazione delle catture).
Le attività più salienti dell’operazione in parola possono così sintetizzarsi: contestazioni per mancata tracciabilità del prodotto ittico e confisca del pescato per oltre 800 kg circa di pescato poiché privo della corretta indicazione al consumatore ai sensi di legge; contestazioni per mancato o parziale inserimento delle catture di pesca sull’E-Log Book e confisca del pescato per oltre 1000 kg circa di pescato poiché di incerta ovvero di dubbia provenienza; il resoconto dell’attività a mare consta del sequestro di 2 reti da posta tipo tremaglio pari a 400 metri, 2 palangari di circa 250 metri l’uno. “L’operazione rientra nelle vaste attività di controllo, poste in essere dal Comando in intestazione, finalizzate ad esperire capillari controlli per quanto concerne tutta l’attività della filiera della pesca nonché’ il controllo di tutte quelle attività illecite che possano verificarsi, sia all’interno delle aree portuali, sia lungo tutto il litorale di giurisdizione – dice la Capitaneria – A tal proposito la Capitaneria di Porto di Porto Empedocle informa che nei prossimi giorni saranno espletati ed intensificati ulteriori controlli su tutta la filiera della pesca afferenti al rispetto delle normative vigenti, con particolare riferimento al contrasto della pesca abusiva del pesce sotto ”taglia minima”.