Agrigento, i carabinieri premiati alla Valle dei Templi per coraggio e professionalità
Si sono distinti per intuito investigativo, per solidale umanità e spirito di sacrificio, per pronta reattività e sprezzo del pericolo. Come riporta il Giornale di Sicilia oggi in edicola, ecco chi sono i militari dell’Arma che, ieri sera, nella Valle dei Templi, sono stati premiati. Encomio semplice del comandante interregionale carabinieri «Culqualber» è stato concesso (a consegnarlo il prefetto Dario Caputo) al luogotenente Paolo Calatozzo, al maresciallo ordinario Gaspare Cafiso e all’appuntato scelto Salvatore Caccetta perché, a Licata dal dicembre del 2015 a giugno dello scorso anno, «in territorio ad alto indice di criminalità, evidenziando elevata professionalità, spiccato senso del dovere e non comune intuito investigativo, conducevano una indagine su scala nazionale che consentiva di disarticolare un’organizzazione criminale dedita alla alle truffe telematiche, conclusasi con l’esecuzione di un provvedimento cautelare per 7 persone».
Elogio del comandante provinciale di Agrigento concesso al maresciallo Fabio Natale e all’appuntato Diego Slim perché, a Siculiana il 10 ottobre del 2017, «dando prova di solidale umanità e di non comune spirito di sacrificio, contribuivano alle attività di soccorso di 6 migranti in difficoltà sbarcati sulle coste agrigentine. I significativi elementi di riscontro raccolti consentivano anche di individuare e arrestare lo scafista e di rinvenire e sequestrare la barca usata per la traversata». Il riconoscimento è stato consegnato dal sindaco Lillo Firetto. Elogio del comandante provinciale concesso quale prima attestazione di merito (a consegnare è stato il vicario generale arcivescovile monsignor Melchiorre Vutera) al brigadiere capo Giuseppe Licata e appuntato scelto Marco Maida perché, a Licata, il 19 novembre del 2017, «nel corso di servizio perlustrativo, intervenivano tempestivamente in soccorso di un uomo, vittima di un grave incidente, che era rimasto bloccato, in stato di semi coscienza, lungo una scarpata, all’interno dell’abitacolo di una auto in fiamme. Dimostrando pronta reattività, encomiabile spirito d’iniziativa e sprezzo del pericolo, non esitavano a soccorrere il malcapitato, riuscendo a salvarlo».
Elogio del comandante provinciale al maresciallo maggiore Alessandro Costa, al maresciallo capo Alfonso David Contraffatto, al maresciallo Vincenzo Galiano, all’appuntato scelto Giuseppe Mugavero perché, lo scorso 10 aprile fra Grotte e Racalmuto, «evidenziando spiccato acume investigativo, elevata professionalità e alto senso del dovere, durante un controllo del territorio, arrestavano, in flagranza di reato, un soggetto resosi responsabile di un tentativo di rapina a mano armata ai danni di un bar. La perquisizione, eseguita a seguito di una violenta colluttazione, permetteva di rinvenire la pistola, con matricola abrasa, con il colpo in canna». I riconoscimenti sono stati consegnati dal presidente del tribunale di Agrigento Pietro Maria Antonio Falcone. Elogio del comandante provinciale concesso al maresciallo maggiore Agostino Esposito e all’appuntato scelto Giovanni Morreale perché, lo scorso 10 aprile, «conducevano, raccordandosi con le autorità estere, un’articolata attività info-investigativa, che consentiva di localizzare e catturare, in Germania, 2 ricercati, resisi irreperibili dopo una condanna a 7 anni per estorsione e per questo raggiunti da mandato d’arresto europeo». Ha consegnato il presidente del tribunale di Sciacca Antonio Tricoli. Elogio del comandante provinciale quale prima attestazione di merito al luogotenente Girolamo Puma, ai marescialli maggiore Roberto Rizzo e Roberto Sabato, al brigadiere Mauro Spezzacatena, al vice brigadiere William Manca e all’appuntato scelto Vito Stallone perché, fra Agrigento, Trapani e Palermo dal gennaio 2016 all’ottobre 2017, «dando prova di elevata professionalità, spiccato acume investigativo e alto senso del dovere, realizzavano un’indagine per individuare una vasta rete di trafficanti di hashish e cocaina, destinate a giovanissimi, evidenziando che il sodalizio non esitava ad utilizzare, quali corrieri, adolescenti infra quattordicenni. L’operazione si concludeva con l’arresto di 12 persone, la denuncia di 21 e il sequestro di un significativo quantitativo di droga». Ha consegnato il procuratore di Sciacca Roberta Buzzolani.
Elogio del comandante provinciale quale prima attestazione di merito al tenente Giuseppe Scotto Di Tella, ai marescialli maggiore Pompeo Chirico e Angelo Agnello, ai marescialli capo Roberto De Marco e Liborio Riggi, al maresciallo ordinario Davide Di Rosa e all’appuntato scelto Giovanni Morreale perché, a Cattolica Eraclea, «dando prova di professionalità, spiccato acume investigativo e non comune spirito di sacrificio, nonostante il diffuso clima di omertà, si occupavano di una complessa indagine avviata dopo l’omicidio consumato di un artigiano. L’attività, che ha permesso l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto ritenuto responsabile del delitto, riscuoteva consenso nell’opinione pubblica, esaltando l’immagine e il prestigio dell’istituzione». Ha consegnato il procuratore aggiunto Salvatore Vella. Elogio del comandante provinciale quale prima attestazione di merito al maresciallo capo Nicola Moretto e al brigadiere capo Francesco Scimè perché, a Favara nel giugno del 2017, «dimostrando elevata professionalità, non comune spirito di sacrificio e straordinaria capacità di penetrazione informativa del territorio, realizzavano una attività d’indagine che consentiva d’arrestare un soggetto trovato in possesso di un arsenale di armi da fuoco, anche da guerra, complete munizionamento e nella verosimile disponibilità della criminalità organizzata». Ha consegnato il questore Maurizio Auriemma.
Vivo compiacimento del comandante della legione carabinieri Sicilia concesso al luogotenente Carmelo Caccetta, maresciallo maggiore Gianfranco Antonuccio, brigadiere capo Nunzio Lavore e appuntato scelto Giuseppe Fernandes perché, a Licata dal maggio all’ottobre 2016, «dando prova di elevata professionalità, spiccato acume investigativo, grande determinazione e non comune dedizione al servizio, conducevano, in un’area caratterizzata da omertà e diffuso timore di ritorsioni, una prolungata attività info-investigativa che consentiva di individuare gli autori dell’incendio a scopo intimidatorio ai danni di abitazione rurale del sindaco». Ha consegnato il comandante provinciale della Guardia di finanza Pietro Maggio.
Elogio del comandante provinciale concesso al maresciallo capo Liborio Riggi perché, a Ribera nel febbraio scorso, «trovatosi a gestire una recrudescenza del fenomeno dei furti in abitazione, denotando pronta reazione e spiccato acume investigativo, avviava una indagine che portava al fermo d’indiziato di delitto di 3 soggetti, trovati in possesso di numerosi preziosi e di denaro per un valore di oltre 100.000 euro. L’intervento, che si concludeva con la restituzione della refurtiva ai legittimi proprietari». Ha consegnato il procuratore di Sciacca Roberta Buzzolani.
Elogio del comandante provinciale concesso agli appuntati scelti Ignazio Infantino e Arcangelo Salciccia perché – a Casteltermini lo scorso marzo, e a consegnare il riconoscimento è stato il sindaco della città Gioacchino Nicastro, «perchè dando prova di elevata professionalità, sprezzo del pericolo e alto senso del dovere, non esitavano ad intervenire all’interno del Municipio dove un uomo, armato di revolver, pretendeva di incontrare il sindaco per ottenere sussidi. L’intervento si concludeva con l’immobilizzazione e l’arresto dell’uomo che veniva disarmato».
Targa «Appuntato Allotta». Il prefetto Dario Caputo, il comandante provinciale dell’Arma: tenente colonnello Giovanni Pellegrino assieme all’intendente di finanza emerito Gaetano Allotta hanno consegnato l’attestato di benemerenza e la targa – istituita circa 40 anni fa dai figli: Gaetano, Antonietta, Eleonora in ricordo del loro genitore Benedetto, cavaliere ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica italiana e cavaliere di Vittorio Veneto, al luogotenente Guido Lepore, comandante della stazione carabinieri di Agrigento: «sottufficiale di pregevoli requisiti militari, professionali e di carattere, ha fornito per oltre 15 anni di onorato servizio in città la propria fattiva, lungimirante ed intelligente collaborazione in un territorio impegnativo sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica. La sua competenza ed il suo spirito di sacrificio permarranno, anche a seguito dell’imminente collocamento in quiescenza, quale esempio e stimolo, per i militari del reparto, a proseguire lungo la strada da lui segnata». (