Pensioni Quota 100, Boeri: ”Grosso costo su generazioni future, +38 mld debito”

Il grosso del costo di Quota 100 “graverà comunque sulle generazioni future”. Lo dice il presidente dell’Inps, Tito Boeri, nel corso di una audizione alla Commissione Lavoro del Senato spiegando che se la misura resterà sperimentale per tre anni (e fino al 2026 per la pensione anticipata) aumenterà il debito implicito di 38 miliardi. Se queste misure diventassero strutturali l’aumento del debito implicito lieviterebbe a oltre 90 miliardi.

Con Quota 100 si può andare in pensione con almeno 62 anni di età e un’anzianità contributiva minima di 38 anni. Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2021 può’ essere esercitato anche successivamente. Il requisito di eta’ anagrafica e’ successivamente adeguato agli incrementi alla speranza di vita. Con Opzione donna: pensioni anticipate secondo le regole di calcolo del sistema contributivo per le lavoratrici con un’età pari o superiore a 58 anni e le lavoratrici autonome con almeno 59 anni, che abbiano maturato un’anzianità contributiva di almeno 35 anni. Il requisito di età anagrafica non è adeguato agli incrementi alla speranza di vita.

La pensa diversamente da Boeri, ovviamente, il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, che in questi giorni ripete: “Smettiamola di ascoltare i menagrami. Abbiamo dato l’opportunità a chi ha lavorato una vita intera di esercitare un proprio diritto. Con le uscite di quota 100 e lo sblocco del turn over si apriranno tantissime opportunità di lavoro per i nostri giovani. Parte il ricambio generazionale“.