Operazione Artemisia, indagato assessore Lagalla: ”Sereno e fiducioso nella rapida soluzione della vicenda”

“Prendo atto che, nell’ambito di un’indagine per reati associativi ed altre ipotesi di reato, che non mi vedono in alcun modo coinvolto, la Procura della Repubblica di Trapani mi ha dato comunicazione di un solo addebito relativo alla fattispecie di abuso d’ufficio. La contestazione, risalente a fatti del 2015, riguarderebbe la mia precedente funzione di rettore dell’Università di Palermo. Al momento, non sono in possesso di sufficienti elementi conoscitivi e documentali, né di personale memoria, tali da consentirmi una qualsiasi ricostruzione della presunta violazione dei doveri d’ufficio. Restando a completa disposizione della Magistratura, mi sorregge la serena coscienza di avere sempre ispirato le mie azioni istituzionali a criteri di correttezza e rispetto della legge, nell’esclusivo interesse della cosa pubblica. Per tale ragione mi dichiaro assolutamente sereno e fiducioso nella rapida soluzione della vicenda”. Lo ha scritto su Facebook l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla che risulta indagato nell’ambito dell’operazione Artemisia che ha portato in Sicilia all’arresto per corruzione e altri reati di 27 persone tra i quali noti esponenti politici.