Espulso 21enne tunisino sbarcato a Lampedusa: è fratello di un foreign fighter e fece viaggio sospetto in Siria
Espulsione, a Ravenna, per un cittadino tunisino 22enne, fratello di un ‘foreign fighter’ e con un viaggio sospetto in Siria avvenuto negli scorsi anni. Nel dettaglio – cosi’ riporta la stampa locale ravennate – e’ stato pero’, espulso per avere ignorato l’ordine di abbandonare il territorio nazionale che, nel gennaio del 2018 il questore di Agrigento gli aveva notificato divenendo cosi’ clandestino. Il 22enne – accompagnamento al centro romano di permanenza per rimpatri di Ponte Galeria – e’ stato rintracciato mercoledi’ scorso a Ravenna. Tra i timori quello che l’uomo, ospite di connazionali, potesse permettere l’arrivo nella citta’ romagnola del fratello. In base agli accertamenti condotti dalla Polizia, osservano i quotidiani di Ravenna, il giovane era stato considerato un ‘soggetto pericoloso’ dalle autorita’ tunisine dopo un suo viaggio in Siria per poi fare ingresso in Italia, nel 2017, a Lampedusa. Sulla vicenda si e’ espresso, in una nota, il deputato della Lega e segretario della Lega Romagna, Jacopo Morrone, secondo cui “e’ evidente che sono la politica dei porti aperti e dell’immigrazionismo selvaggio e senza controlli”. A giudizio dell’esponente del Carroccio, “le politiche immigratorie del Pd, sposate dal nuovo governo giallorossofucsia, sono un grave problema per l’ordine pubblico in Italia, perche’ consentono la violazione delle leggi vigenti in materia di sicurezza dello Stato e dell’immigrazione. Non sono – conclude – il buonismo o l’umanitarismo a muovere queste politiche, ma l’affarismo e l’irresponsabilita’ nei confronti del Paese”. (ANSA)