29 Settembre 2023
Agrigento e ProvinciaCronaca

Mafia, Storace: ”Occhionero nelle carceri di Sciacca e Trapani, tutto frutto dell’iniziativa di Nicosia?”

“La deputata non poteva sapere di avere un portaborse mafioso. Gia’, l’onorevole Occhionero, eletta con Liberi e Uguali e appena approdata alla Corte di Renzi, e’ candida per natura. E’ di sinistra. Se invece fosse stata di destra, non poteva non sapere. Facile no?”. Lo scrive Francesco Storace in un editoriale sul Secolo d’Italia. “E’ curiosa la storia di Giusy Occhionero, compagna parlamentare di Termoli. Alle sue dipendenze ha intascato per un po’ di tempo i quattrini nostri Antonello Nicosia, che lei aveva preso come assistente. Costui e’ adesso in carcere, bollato come mafioso e uomo dei clan che fanno capo a Matteo Messina Denaro. Contattava chiunque, Nicosia, si vantava e magari fanfaronava. E ci si puo’ cascare. Ma se lo assumi, le cose stanno diversamente. Se l’onorevole Occhionero fosse stata una parlamentare di destra, la pretesa minima sarebbero state le dimissioni – sottolinea Storace -. Onorevole, puo’ essere un po’ piu’ chiara? Senno’ Di Maio chiede a Renzi o ai suoi ex compagni di Italia Viva, le stesse cose che chiedeva a Salvini per Siri e Arata. Come ha conosciuto Nicosia prima di assumerlo come suo assistente parlamentare?

Il curriculum le e’ arrivato dal cielo? E quando si e’ resa conto – e come – che “curriculum e racconti (proprio cosi’, “racconti”!) non corrispondevano alla realta’? “Poi, un dettaglio inquietante. Si riferisce che Nicosia fosse intercettato e che gli inquirenti, ad un certo punto, abbiano intuito che conversava (ovviamente) con la deputata. Intercettazioni sospese. Ma si puo’ sapere di che cosa parlassero? Pare qualcosa di strano in quelle chiacchierate, in quelle risatine, ma come mai non e’ stato chiesto alla Camera se quanto raccolto potesse ricevere l’autorizzazione ad essere utilizzato? Non vorremmo pensare mai che alla sospensione dell’ascolto sia seguito l’avviso zelante all’onorevole con conseguente licenziamento del Nicosia. Per cose del genere, per dire, Cuffaro si e’ fatto anni e anni di galera”. “Suscita curiosita’ anche il particolare dei “4 mesi” di collaborazione tra Nicosia e la Occhionero.

Il 21 e 22 dicembre dello scorso anno la deputata – che e’ molisana – si reco’ in tre carceri siciliani, Sciacca (per sollecitarne la chiusura), Agrigento e Trapani, non proprio vicino casa sua. C’era un motivo particolare o il tutto fu frutto dell’iniziativa di Nicosia – originario proprio di Sciacca – che evidentemente aveva molto ascendente sulla parlamentare? A settembre di quest’anno – e non quattro mesi dopo – la stampa trapanese ha dato nato notizia del ripristino del campo di calcio nel carcere locale, che era stato sollecitato proprio dalla Occhionero e dal collaboratore accusato di essere mafioso. Entrambi hanno rilasciato dichiarazioni di felicita’. Curiosa coincidenza, se davvero si era interrotto il rapporto di lavoro. E sicuramente non si saranno incontrati alla Leopolda, dove sono stati entrambi a ottobre. Si puo’ sapere la verita’? Stiamo parlando di mafia”, conclude Storace. (AGI)