Mafia, Corte d’Appello Palermo: ”Nell’Agrigentino è in piena operatività e ha armi da guerra”
Una mafia con “notevole disponibilità di armi anche da guerra”, in “piena operatività”, che dopo “un periodo di sostanziale silenzio” è tornata a uccidere. A scattare la fotografia di Cosa nostra nella provincia di Agrigento è il presidente della Corte d’appello di Palermo, Matteo Frasca, nella sua relazione sull’amministrazione della giustizia, elaborata in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Le numerose indagini della Dda, molte delle quali hanno portato a diverse ordinanze di custodia cautelare personali e patrimoniali, hanno fatto emergere “la piena operatività dell’associazione mafiosa”. In particolare, nella provincia Agrigentina, “oramai da almeno quattro anni – annota Frasca -, si sono verificati una impressionante serie di fatti di reato quali omicidi e tentati omicidi, nonché rinvenimento di veri e propri arsenali di armi (vicende tutte che hanno originato diversi procedimenti pendenti presso quest’Ufficio ma tutt’ora coperti dal segreto investigativo), da cui desumere la progressiva recrudescenza di fatti criminosi di sangue nel territorio, dopo un periodo di sostanziale ‘silenzio’ da parte delle organizzazioni mafiose (Cosa nostra e Stidda, ndr) e la notevole disponibilità di armi da fuoco, anche del tipo da guerra (kalashnikov, esplosivi e altro), da parte delle medesime organizzazioni criminali”. (Loc/AdnKronos)