23 Settembre 2023
Agrigento e ProvinciaCultura & Società

Didattica a distanza nei giorni del Coronavirus, preside del ”Quasimodo” di Agrigento: ”C’è entusiasmo e partecipazione”

La didattica a distanza nei giorni dell’emergenza Coronavirus nell’Agrigentino. Come si stanno trovando studenti e insegnanti con le lezioni e i compiti in via telematica? Ne parliamo con il dirigente scolastico dell’istituto Quasimodo di Agrigento Nellina Librici.

“La veloce diffusione del Covid-19 – racconta la preside – ha profondamente scosso tutti e, in pochi giorni, anche il meccanismo che regolava l’istruzione nel nostro Paese è cambiato: inizialmente nessuno di noi si è particolarmente allarmato o preoccupato pensando che la situazione si risolvesse in tempi brevi; invece, successivamente, lo scenario è mutato rapidamente, generando la necessità di aiutare, sostenere e supportare, oggi più che mai, gli alunni nel loro ‘nuovo’ percorso scolastico.  Inizialmente si è proceduto con il mero invio di materiali via WhatsApp, via e-mail o tramite registro elettronico, ma a seguito della sospensione prolungata delle attività didattiche, è emersa la necessità di utilizzare altri strumenti quali le classi virtuali create con l’ausilio di piattaforme dedicate, video e audio lezioni e videoconferenze a distanza.

I docenti dell’Istituto che ho l’onore e l’onere di guidare, grazie a corsi di formazione previsti dal  Piano per la formazione dei docenti,  hanno avuto l’opportunità di aggiornarsi e formarsi in vari ambiti e anche in quello relativo all’utilizzo delle nuove metodologie didattiche  e pertanto, nella maggior parte dei casi, si sono fatti coinvolgere positivamente dimostrando entusiasmo e partecipazione fattiva. Alcuni di loro, dopo qualche resistenza iniziale dovuta allo scoramento che tutta la situazione ha creato e alla loro poca attitudine alla didattica multimediale, in seguito hanno trovato la giusta e personale dimensione per essere davvero di supporto ai ragazzi. Ai miei docenti, che ringrazio vivamente e sinceramente per il lavoro che stanno svolgendo e per l’impegno profuso, ho sottolineato che prima dell’assegnazione di compiti, di video lezioni e quant’altro è necessario attivare una relazione- azione con gli alunni. La Scuola, in questo momento, deve essere prima di ogni cosa ‘comunità’, intesa prioritariamente come luogo di relazione, di scambio e confronto.

Agli alunni, piccoli e grandi, ribadisco il fatto che la Scuola c’è, è vicina a loro, è in costante contatto e per questo li invito e sprono a vivere la didattica  a distanza che la nuova ‘realtà-scuola’ impone, come una opportunità, una risorsa, un’esperienza. In questo momento cruciale faccio appello alle famiglie e alla loro collaborazione, mai venuta meno, perché  in qualità di dirigente scolastico, mi sento addosso la responsabilità non solo di indirizzare, guidare e monitorare il lavoro dei docenti ma soprattutto di far sentire la vicinanza e al contempo supportare il loro lavoro e quello degli alunni e delle famiglie,  lavoro che deve privilegiare innanzitutto, come detto,  la relazione, relazione che deve far scoprire l’interdipendenza tra persone, istituzioni e cose. ‘La scuola è aperta a tutti’, recita l’articolo 34 della Costituzione italiana ed è proprio appellandomi a questo articolo che mi piace concludere dicendo che la ‘scuola è aperta anche quando è chiusa’ per il bene comune.”