Coronavirus, lampedusani: rischio contagio, porto non sicuro (VIDEO)
I lampedusani invocano la chiusura dell’hotspot di contrada Imbriacola e di dichiarare, per il tempo dell’emergenza sanitaria Coronavirus, “porti non sicuri” gli scali di Lampedusa e Linosa. I timori per il rischio contagio da Covid-19 sono stati acuiti dalla notizia di un 15enne egiziano – giunto a Lampedusa e trasferito prima a Porto Empedocle (Ag) e poi a Pozzallo (Rg) – che e’ risultato positivo al Coronavirus. Gli isolani stanno portando avanti una raccolta di firme per far chiudere l’hotspot. A promuoverla e’ stato l’attore lampedusano, residente a Palermo, Tony Colapinto. I lampedusani hanno paura che anche le forze dell’ordine e i medici che vanno in banchina per visitare i migranti che approdano possano venire – nonostante i presidi di sicurezza – contagiati. Dopo che e’ risultato positivo il 15 egiziano, sia il medico del Poliambulatorio che lo stesso direttore Francesco Cascio sono stati sottoposti a tampone, il cui esito e’ stato negativo. Anche il gruppo consiliare “Fare”- con il suo capogruppo Filippo Mannino – ha invitato il sindaco Toto’ Martello, che aveva avanzato al ministero la richiesta per una nave quarantena, di dichiarare, per tutto il periodo dell’emergenza Coronavirus, “non sicuri i porti di Lampedusa e Linosa e di conseguenza di vietare lo sbarco e il transito di qualsivoglia migrante proveniente da sbarchi”. (ANSA)