Corruzione, Razza: ”Candela? Doppio sgomento, mai ricevuto dossier”
“In un caso, lo sgomento vale doppio, quando una professionalita’ si e’ formata sul terreno della legalita’ ed e’ stata lungamente sottoposta al servizio di tutela, come nel caso del dottore Candela”. A dirlo l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, in merito all’inchiesta che ha fatto luce in Sicilia su un vasto sistema di mazzette e appalti pilotati nella sanita’ e all’arresto del coordinatore della struttura regionale anti-Covid, Atonino Candela. “Come quando molti degli attori istituzionali di questa regione valutavano in quella professionalita’ una specchiata moralita’ pubblica – ha proseguito – e ovviamente stride la qualificazione dei reati che gli sono ascritti.
Ma sul piano personale devo dire che la lettura di alcuni colloqui, riportati da agenzie e quotidiani, obiettivamente evidenzia quello che tante volte emerge: a fronte di una personalita’ apparente, qualche volta sul piano morale si nascondono abitudini diverse”. Riguardo alla presunta attivita’ di dossieraggio cui sarebbero stati pronti Candela e il faccendiere Giuseppe Taibbi spiega: “Io e il presidente non abbiamo mai ricevuto un dossier, e poi la storia personale di Musumeci e’ nota a tutti. Se qualcuno in Sicilia ha mai pensato di esercitare pressioni su di lui fatalmente si e’ dovuto rendere conto che non si va mai a segno”. Quindi le accuse rivolte al deputato regionale Carmelo Pullara, componente della commissione regionale antimafia e vice presidente della commissione sanita’, indagato nell’inchiesta: “Non conosco gli atti delle indagini ma per mia esperienza quando si effettuano misure cautelari e si notificano avvisi di garanzia lo immagino a difesa dell’indagato”. (AGI)