“Mafia connection” su Rai Storia il 16 febbraio
Mentre la Gran Bretagna resisteva ai nazisti in Europa, gli Stati Uniti cercavano disperatamente di mantenere aperte le linee di rifornimento al proprio alleato attraverso l’Atlantico. Per fare cio’, aveva bisogno dell’aiuto dell’uomo che sapeva di piu’ sull’operativita’ delle banchine di New York City di chiunque altro: il mafioso Charles Luciano. Parte da qui la storia di “Mafia connection”, terzo episodio della serie “La guerra segreta”, in onda martedi’ 16 febbraio alle 22.10 su Rai Storia. Dopo Pearl Harbor, l’America capi’ che c’erano delle falle nel sistema degli informatori, in particolar modo sulle flotte di pescherecci statunitensi nell’Atlantico: a bordo c’erano prevalentemente italo-americani reticenti nel dare informazioni alle autorita’ statunitensi.
I servizi pensarono cosi’ di stringere un accordo con Lucky Luciano, uno dei piu’ famosi boss della Mafia degli anni ’30, all’epoca in prigione con l’accusa di gestire un giro di prostituzione, per fare in modo che gli italo-americani a bordo dei pescherecci nell’Atlantico condividessero informazioni sui movimenti delle U-boat tedesche. Il rapporto con il boss Lucky Luciano permise inoltre ai servizi di entrare in contatto con la Mafia siciliana, che era stata schiacciata nell’ombra da Mussolini, e che – quando gli alleati sbarcarono in Sicilia nel 1943 – aveva gia’ intrapreso innumerevoli atti di sabotaggio, spazzando via le capacita’ di combattimento di molte delle unita’ tedesche rimaste per difendere l’isola. (AGI)