Sicilia: cultura e tradizioni dei borghi con Le Vie dei Tesori

Ritornare nei borghi per scoprire tradizioni che sembravano perdute: come la tosature delle pecore, che sulle Madonie non è solo un lavoro, ma un momento di comunità. Per questo ritornare nei borghi acquista un sapore antico, che permette di ritrovare una dimensione quotidiana che rischiava di andar perduta, lontana com’è dai frenetici ritmi cittadini. Le Vie dei Tesori avvia a Geraci Siculo la prima di una serie di esperienze nei borghi siciliani.  E Geraci Siculo è pronto alla sfida: qui i ritmi si sciolgono lenti tra luoghi di straordinaria bellezza: non per nulla il paese ha sfiorato la vittoria al premio Borgo dei borghi, ottenendo una pioggia di voti popolari e arrivando terzo. Ed è questo proprio questo gioiello arrampicato sulle Madonie, il protagonista di questo primo fine settimana-pilota: sabato e domenica (19 e 20 giugno) si potrà partecipare a due giorni di visite guidate tra chiese e musei, degustazioni itineranti alla scoperta di botteghe storiche; poi si raggiungeranno i pastori per assistere al rito antico della tosatura delle pecore, che oggi una rete di allevatori vuole valorizzare.

Sabato, dopo una passeggiata tra i vicoli del borgo e la visita ai ruderi del Castello, ci si lascerà condurre dal profumo dei forni storici, alla ricerca di biscotti fragranti che quassù sembrano ancora più buoni. Si visiterà, quindi, la chiesa Madre dedicata a Santa Maria Maggiore, dove è custodito il prezioso tesoro dei nobili Ventimiglia; si proverà l’ebbrezza del vuoto, affacciandosi dal suggestivo Salto dei Ventimiglia, una “finestra” da brivido in vetro e acciaio che si allunga nel vuoto per alcuni metri con una vista mozzafiato sul vallone del torrente Grosso, sui Nebrodi e fino all’Etna. Tappa al convento, sede del polo comunale “Cultura d’eccellenza” MUSeBArch, che, oltre a custodire i rari volumi dell’antica biblioteca dei Cappuccini, ospita l’archivio storico comunale e il ricco museo etnoantropologico delle Madonie. La domenica sarà interamente dedicata ai màrcati, gli antichi siti pastorali dove si assisterà alla mungitura, alla produzione del formaggio e della ricotta e sopratutto alla tosatura delle pecore. Degustazioni e pranzo a cura delle famiglie dei pastori. L’iniziativa rientra tra i progetti della rete ovinicoltori siciliani, che coinvolge una quarantina di imprese del centro Sicilia, tra Enna, Caltanissetta, Agrigento e Palermo. Il Distretto laniero punta alla valorizzazione della materia grezza. (askanews)