Abusi sessuali su bimba a Montallegro? Psichiatra in aula: ”Disagio compatibile con violenze”
“La minore mostra elementi di natura ansiosa e tale disagio è certamente causa di un segnale di abuso percepito”. Così la psichiatra Daniela Pulci ha riferito in aula – come riporta il Giornale di Sicilia oggi in edicola – in occasione dell’incidente probatorio, le condizioni della bimba di 9 anni dalle cui denunce ne è scaturita un’ordinanza di custodia cautelare che ha fatto finire agli arresti domiciliari un settantenne di Montallegro con l’accusa di violenza sessuale ai suoi danni.
La bambina aveva raccontato i fatti già nel corso dell’incidente probatorio. “Mi ha invitato ad andare nel garage di casa sua – aveva detto – per vedere alcuni giochi, poi mi ha regalato della caramelle e dei bracciali e mi ha dato 5 euro. A quel punto mi ha improvvisamente palpeggiato e baciato, sono scappata dentro casa dove c’era sua moglie. Dopo pranzo, purtroppo, l’episodio si è ripetuto”. La ragazzina e la sorella avevano confermato le accuse, messe a verbale con i carabinieri, in quella che, a tutti gli effetti, è un’anticipazione del processo. Le due minorenni avevano risposto al gip Micaela Raimondo, al pm Emiliana Busto, al difensore dell’indagato, l’avvocato Giuseppe Lo Gioco, e agli stessi legali che rappresentano le “persone offese”, ovvero la presunta vittima e i genitori, gli avvocati Fabio Inglima Modica e Floriana Salamone.
Dal loro racconto era arrivata una sostanziale conferma delle accuse. La psichiatra, adesso, come racconta il Gds, ha ribadito che la ragazzina è capace di testimoniare e che il suo atteggiamento ansioso sarebbe la conseguenza di un abuso percepito. La difesa dell’indagato, con riferimento ad alcune critiche che la psichiatra muoverebbe nei suoi confronti nella relazione, aveva chiesto al giudice di ricusarla ma la richiesta è stata rigettata perché tardiva. Il settantenne, secondo la versione fornita dalla bimba che poi si è confidata con la madre, avrebbe palpeggiato e baciato la bambina, figlia di un’amica di famiglia, in una circostanza in cui l’avevano invitata a pranzo. Gli abusi sarebbero avvenuti a più riprese. La moglie dell’indagato avrebbe assistito ad una delle scene. L’incidente probatorio è concluso, la Procura tirerà le somme dell’indagine e delle prove acquisite nell’incidente probatorio.