Pensioni, Brambilla: quota 104 è tecnicamente un errore

“La gran parte di chi ha avuto quota 100 e’ andata in pensione con il mix di eta’ e contributi previsto da quota 102, quindi questa soluzione coglie in pieno i desiderata dei lavoratori. Tutto il resto e’ un errore, perche’ immaginare quota 104 dopo un anno significa tecnicamente fare uno scalone, perche’ lascerebbe dei lavoratori imbottigliati per due anni. Per me con Draghi abbiamo pescato il Jolly e non cada nei cattivi consigli: se chi ha consigliato quota 104 fosse un mio collaboratore, lo manderei a casa”. Lo dice Alberto Brambilla, economista e presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali. Brambilla boccia il ritorno alla legge Fornero, ma esprime dubbi anche sull’individuazione di lavori gravosi: “I lavoratori usuranti sono definiti da letteratura medico-scientifica, i lavori gravosi no”, osserva.

“Questo governo deve immaginare che la riforma Fornero e’ stata un disastro. Quota 100 e’ quella che e’, l’ipotesi di quota 102, che e’ quella che avevo suggerito gia’ un anno fa, consentirebbe andare in pensione con tre canali di uscita con flessibilita’. In piu’ non capisco perche’ non possano essere usati i fondi esubero che lavorano per le banche e le assicurazioni, perche’ non si possano usare i fondi anche per l’industria, per il commercio, per l’artigianato”. Piu’ in generale, ragiona l’economista esperto di Pensioni, che fu tra gli autori della riforma Dini, “il tema vero di quota 100 e’ che e’ stata una risposta temporanea e anche non esaustiva per dare flessibilita’ in uscita nel mercato del lavoro, tenendo conto che dal gennaio 2022, l’80% delle persone che escono sono misti e quindi non ci sono piu’ i retributivi. La riforma Fornero ha azzerato qualsiasi tipo di flessibilita’ in uscita: non c’e’ Paese in Europa con questa eccessiva rigidita’, tant’e’ che lo stesso Monti fece la prima delle nove salvaguardie poi necessarie. La morale e’ che oggi, dopo che con la riforma Dini del ’96 avevamo chiuso la giungla pensionistica, si rischia di tornare al caos”. (ANSA)