Pensioni, Landini: ”Riconoscere che i lavori non sono tutti uguali”
“Non possiamo continuare ad avere un sistema pensionistico che ha portato l’eta’ di uscita a 67 anni. Bisogna introdurre una flessibilita’ da 62 anni. Non possiamo continuare ad avere un sistema che ha regole uguali per tutti quando la realta’, l’aspettativa di vita e’ diversa a seconda del lavoro. Bisogna riconoscere questa differenza e mandare in pensione prima chi fa lavori piu’ gravosi”. Lo rimarca il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco della manifestazione degli edili sulla sicurezza sul lavoro. Landini parla anche della necessita’ di introdurre una pensione di garanzia per i giovani che “rischiano di non avere una pensione degna di questo nome. Se non mettiamo mano a questa disparita’ e ingiustizia rischiamo di mettere in dicussione la credibilita’ del sistema pensionistico. E’ un tema da affrontare adesso”. (ANSA)