VIDEO | Poesia di Giuseppina Mira in ricordo delle sofferenze degli ebrei donata al Rabbino Capo di Roma
Ieri sera, durante la cerimonia del premio Telamone 2021, la poetessa Giuseppina Mira, di Siculiana, ha letto una sua poesia in ricordo delle sofferenze degli ebrei e di tutti gli altri deportati nei lager, donandone la pergamena al Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni.
TI HO CERCATO
Mi hanno strappato le ali d’aquila
e sghignazzavano per la mia sofferenza.
Mi hanno conficcato il filo spinato
nel cuore e insultavano il mio tremore.
Mi hanno denudato e mi hanno lasciato
sgomento nel vento mentre si vestivano
della follia dell’abuso.
Mi hanno concesso il grido della disperazione
e mi hanno rubato il canto della speranza.
Mi hanno sgozzato come pecora da macello
e hanno fatto bere il mio sangue alla terra.
Mio Dio, Mio Dio, perché mi hai abbandonato
ad Auschwitz?
La luce urlava nel sentire i miei gemiti
e urlava sempre più forte
nell’ascoltare il Tuo silenzio.
Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato
ad Auschwitz?
I miei lamenti erano rami secchi
i miei occhi foglie ingiallite
il mio corpo un albero
che aveva subìto ogni scempio.
Mio Dio, dov’eri in quei giorni?
Ti ho chiamato, ma non mi hai risposto.
Ti ho cercato, ma non Ti ho trovato.
A lungo Ti ho cercato.
Poi finalmente Ti ho trovato.
Mi hai mostrato il Tuo cuore
straziato, torturato, insanguinato.
Mi hai abbracciato.
Ho capito che mi hai sempre amato.
Giuseppina Mira