Coldiretti Sicilia: in corso manifestazione contro caro prezzi, in piazza anche i sindaci
È in corso la manifestazione indetta dalla Coldiretti in Sicilia. Sono sei le città che hanno aderito all’iniziativa organizzando sit-in davanti le prefetture delle rispettive province. A Palermo gli agricoltori sono in Via Cavour, a Caltanissetta in Viale Regina Margherita, ad Agrigento in Piazzale Vittorio Emanuele, a Ragusa in Piazza Matteotti, ad Enna Piazza Giuseppe Garibaldi e a Trapani in Piazzale Vittorio Veneto.L’iniziativa è stata preceduta anche da incontri con i capigruppo dell’Assemblea Regionale Siciliana e stanno partecipando alla protesta numerosi sindaci ed altri rappresentanti istituzionali.A Palermo, davanti la sede della prefettura in Via Cavour, alla mobilitazione sta prendendo parte anche il sindaco del capoluogo siciliano e presidente dell’Anci, Leoluca Orlando. “Sono presente qui in rappresentanza di tutti i sindaci della Sicilia. Ancora una volta la Coldiretti da voce non solo alla protesta ma anche ad una serie di proposte che sono volte a superare il drammatico momento che vive l’agricoltura in Sicilia. – afferma Leoluca Orlando – C’è un aumento esponenziale dei costi. Una serie di norme rende difficile lo svolgimento delle attività agricole e non vi sono automatismi nella concessione dei contributi, con la conseguenza che i conrtibuti arrivano molto in ritardo. Sarebbe preferibile stabilire un meccanismo automatico per la loro erogazione. Questo vale soprattutto per quegli agricoltori che hanno subito le conseguenze degli incendi, che hanno subito danni enormi e non hanno visto nemmeno un euro di ristori”, conclude Orlando.
“Manifestiamo perché i costi vertiginosi derivati dai costi energetici, dei mangimi, dei concimi non sono più sostenibili per le aziende. In alcuni casi le aziende vanno anche al di sotto dei costi di produzioni. L’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, degli imballaggi e dei trasporti, è veramente insostenibile per tantissimi produttori siciliani – spiega il presidente regionale di Coldiretti, Francesco Ferreri – si tratta di un problema che dovrebbe riguardare un po’ tutti visto che si parla di cibo. Una fetta importante della nostra economia è basata sul cibo. Il nostro cibo di qualità è riconosciuto in tutto il mondo. Io personalmente sono un produttore vinicolo, ho visto lievitare i costi di tutto, degli imballaggi e anche dei trasporti”, conclude Ferreri. “Io ho un allevamento bovini da latte con annesso un caseificio – spiega la produttrice Marilina Barreca, che possiede un’azienda a Geraci – negli ultimi tempi l’aumento dell’energia elettrica e dei costi delle materie prime hanno reso difficile la prosecuzione delle nostre attività. Se aumentano i costi tutto ciò si riversa anche sull’aumento dei prezzi dei nostri prodotti, noi però non vogliamo speculare sui nostri clienti a cui siamo affezionati. Non capisco perché lo stato interviene con bonus per famiglie con Isee basso e per noi non è previsto nessun aiuto. La mia – prosegue – è un’azienda a conduzione familiare, da ben tre generazioni. Abbiamo sostenuto impegni importanti e abbiamo preso impegni anche con le banche, non vogliamo chiudere, non sarebbe giusto, abbiamo fatto tanti sacrifici e speriamo che non vengano vanificati”, conclude la produttrice.