13 Settembre 2024
Agrigento e ProvinciaCronaca

Maxi inchiesta su Girgenti Acque: udienza preliminare il 6 maggio, 47 gli indagati

Approdera’ in aula il 6 maggio davanti al giudice per l’udienza preliminare Micaela Raimondo la maxi inchiesta Waterloo, su un presunto complesso intreccio affaristico e corruttivo attorno a Girgenti Acque, la societa’ che gestiva il servizio idrico nell’Agrigentino. Professionisti, politici, uomini delle istituzioni e forze dell’ordine sarebbero stati a disposizione della societa’ in cambio di favori e posti di lavoro per familiari, amici e amanti: nelle scorse settimane ovvero sette mesi dopo l’operazione – condotta da Dia, Guardia di Finanza e carabinieri – che portato a otto provvedimenti di fermo nei confronti dei vertici di Girgenti Acque, societa’ che gestiva il servizio idrico prima del commissariamento, nel novembre del 2018, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di 47 indagati.

L’ufficio del gup del tribunale di Agrigento ha fissato l’udienza preliminare e individuato il giudice che dovra’ pronunciarsi sulla richiesta della procura e decidere se condannare o assolvere gli imputati che chiederanno il rito abbreviato. Il pool di pm – coordinato dal procuratore Luigi Patronaggio e dall’aggiunto Salvatore Vella e composto dai pm Antonella Pandolfi, Sara Varazi e Paola Vetro – non arretra rispetto all’impostazione originaria che ha portato ai fermi di otto persone, che superarono, pero’, il vaglio di gip e tribunale del riesame, che hanno rimesso tutti in liberta’. L’inchiesta “Waterloo” ruota attorno alla figura dell’imprenditore Marco Campione, ex presidente e “dominus” di Girgenti Acque, al quale si contesta di avere messo in piedi un sistema di corruzione a tutti livelli. Oltre al sessantenne imprenditore, titolare di una catena di aziende che operano nel commercio di diversi settori, erano finiti in carcere altri 7 collaboratori. Nella lista dei 47 indagati a cui e’ stato notificato l’avviso di fine inchiesta vi sono i vertici di Girgenti Acque prima del commissariamento, politici, professionisti, forze dell’ordine, l’ex prefetto Nicola Diomede, accusato di avere “salvato” Girgenti Acque da un’interdittiva antimafia, e il presidente dell’Ars Gianfranco Micciche’, al quale si contesta l’accusa di finanziamento illecito al partito. Fra i reati contestati: l’associazione a delinquere, il concorso esterno, l’abuso di ufficio e la truffa. (AGI)